La sera del 17 novembre l’Alabama ha annullato all’ultimo momento l’esecuzione della condanna a morte di Kenneth Eugene Smith, un uomo che nel 1988 fu giudicato colpevole per l’omicidio di Elizabeth Dorlene Sennett. “Il motivo è che gli operatori sanitari non sono riusciti a inserire nelle braccia del detenuto gli aghi cannula che servono a iniettare le sostanze letali”, scrive il giornale locale Al. “È una situazione che negli scorsi mesi si è verificata più volte, sempre con detenuti che avevano problemi di salute, come l’obesità, che rendevano difficile per gli operatori trovare le vene”. Il 22 settembre è stata annullata l’esecuzione di Alan Eugene Miller, condannato a morte nel 2000 per triplice omicidio. Ma il caso che ha fatto più discutere è quello di Joe Nathan James, morto il 28 luglio di quest’anno al termine di una procedura durata più di tre ore, che ha suscitato l’indignazione della famiglia e dell’opinione pubblica in generale. Il 21 novembre Kay Ivey, governatrice repubblicana dell’Alabama, ha annunciato che tutte le esecuzioni saranno sospese in attesa di una revisione della procedura.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati