In Europa la mortalità materna è molto bassa, ma un buon sistema di sorveglianza è fondamentale per prevenire i decessi evitabili. Confrontando i dati raccolti in otto paesi europei è emerso che i tassi di mortalità materna – durante la gravidanza e fino a 42 giorni dopo il parto – vanno dai 2,7 decessi per centomila nati vivi della Norvegia ai 10,9 della Slovacchia, passando per i 4,7 dei Paesi Bassi, gli 8 della Francia, gli 8,7 dell’Italia e i 9,6 del Regno Unito. Le morti sono più frequenti tra le donne più giovani e più anziane, ma anche tra quelle nate all’estero o appartenenti a minoranze etniche. Le principali cause sono le cardiopatie e i suicidi. Le disuguaglianze nei tassi di mortalità materna sono una delle principali ingiustizie sanitarie, scrive il British Medical Journal. Le malattie cardiovascolari e le difficoltà psicologiche, durante e dopo la gravidanza, dovrebbero essere ovunque una priorità sanitaria.

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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati