Nella Repubblica Democratica del Congo i focolai di mpox continuano a espandersi. Negli ultimi 13 anni i casi sospetti sono stati oltre sessantamila, con quasi 1.800 decessi e un tasso di letalità del 2,9 per cento. L’incidenza è più alta nelle aree rurali e soprattutto tra i bambini sotto i cinque anni, per i quali il tasso di letalità è del 6 per cento. La diffusione geografica, in particolare tra i bambini e le donne, è dovuta ai focolai del virus a trasmissione zoonotica, endemico nella Rdc. Secondo The Lancet le lacune nella sorveglianza, il basso numero di test diagnostici e l’assenza di un tracciamento dei contatti efficace rendono difficile monitorare l’epidemia. Inoltre le campagne d’immunizzazione, cruciali per contenere il virus, sono ostacolate dalla disparità nell’accesso ai vaccini e dall’insufficienza dei fondi nazionali e internazionali. La rivista sottolinea anche l’importanza di aumentare la ricerca sull’epidemiologia dell’mpox e sviluppare trattamenti e vaccini più efficaci. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati