Tra poche settimane andrò a vivere con la mia compagna e i suoi due figli di 9 e 12 anni. Anche se già li conosco e gli voglio bene, vivere con loro sarà una nuova dimensione e vorrei capire come trovare il mio spazio in questa famiglia.–Albert

Pochi giorni fa il mio compagno è andato a prendere a scuola mio figlio e, appena l’ha visto, lui gli ha allungato un bel biglietto della festa del papà che aveva preparato in classe. È stato un tributo più che meritato: ultimamente il mio compagno lo va a prendere a scuola più spesso di noi genitori ufficiali, e poi lo aiuta con i compiti, lo porta a karate, gli fa fare merenda.

Ci sono però famiglie in cui funziona in modo diverso: un’amica mi ha raccontato che, nonostante il compagno della madre abbia vissuto con loro fin da quando era bambina, non si è mai azzardato ad assumere un ruolo genitoriale: “Quando io e mia sorella eravamo ventenni, a un certo punto si è svegliato e ha cominciato a dire la sua. Ovviamente è stato zittito all’istante”. Questi esempi sono due facce della stessa medaglia: quando ti metti con qualcuno che ha già dei figli, il tuo ruolo è tutto da definire.

In accordo con la madre dei bambini, puoi decidere quanto spingerti avanti e quanto restarne fuori. Cerca di stabilire un raggio d’azione in cui ti vuoi porre con loro e comportati di conseguenza. Le tue azioni, più di ogni definizione, permetteranno ai figli della tua compagna di capire quale sia il tuo ruolo nella loro vita. Però ricorda: è un processo graduale e, una volta che imbocchi stabilmente una strada, sarà difficile tornare indietro.

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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati