Frasi: “Poche chiacchiere, l’aggressore è sempre una carogna”. “Il popolo deve smetterla di nascondersi dietro le porcherie di Putin l’orribile: chi non disubbidisce acconsente”. “Se seguitiamo a permettere ai due o tre grandi del pianeta di minacciarsi tra loro pestando i piccoli, la terza guerra mondiale a colpi di testate atomiche l’avviciniamo, non l’allontaniamo”. “Non stavamo fronteggiando una pandemia come se fosse una guerra sotto il comando del generale Figliuolo? Ora che la guerra vera è proprio qui accanto, al nemico metaforico – il virus – nessuno bada più?”. “Confesso: provo un odio selvaggio per l’invasore e un godimento altrettanto selvaggio quando sento e vedo in tv gli invasi con la pistola sulla scrivania o che confezionano molotov o che corrono a comprare coltelli e asce o che sono in attesa di terribili armi europee”. “La Germania, per via del pericolo russo, torna a essere una grande potenza militare?”. “I sacri confini, cari miei, invece di difenderli o ridisegnarli, bisognerebbe abolirli”. “Dichiariamo d’urgenza tutte le risorse del pianeta patrimonio non di russi, americani o cinesi, ma dell’umanità”. “In base a cosa si decide che certi profughi devono agonizzare al freddo e altri hanno invece una corsia preferenziale?”. “Non se ne può più: l’animale peggiore, l’uomo, deve subito deporre non solo le armi, ma anche le unghie e i denti”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1450 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati