Una nuova ricerca basata sui testi antichi, pubblicata su Science, sostiene che l’abitudine di baciarsi appassionatamente era già diffusa almeno 4.500 anni fa in Mesopotamia e in Egitto.

La nascita dei baci legati alla sfera romantica e sessuale è al centro di un animato dibattito. Secondo alcuni esperti, le prove più antiche risalgono a dei testi in sanscrito scritti nella penisola indiana circa 3.500 anni fa. Da lì i baci si sarebbero poi diffusi nel resto del mondo, favoriti anche dall’espansione dell’impero di Alessandro Magno.

L’ipotesi che il bacio romantico-sessuale si sia esteso all’intero pianeta a partire da un unico posto è stata collegata anche a cambiamenti nella trasmissione delle malattie per via orale. Un articolo pubblicato nel 2022, per esempio, ipotizza che l’incidenza del virus herpes simplex 1, responsabile dell’herpes labiale, sia aumentata a causa della diffusione dei baci.

Nuove prove emerse in Mesopotamia e in Egitto, però, suggeriscono che il bacio romantico-sessuale nacque in vari posti e non si diffuse all’improvviso da uno solo al resto del mondo, spiega Troels Pank Arbøll dell’università di Copenaghen, in Danimarca: “L’abitudine di baciarsi esisteva in un’area molto più vasta di quanto si pensasse finora”.

Le poche persone capaci di leggere la scrittura cuneiforme, usata da varie antiche civiltà, lo sapevano da tempo, ma solo loro, aggiunge Arbøll. “Neanche la comunità scientifica ne era a conoscenza, perché le prove non erano state divulgate”. Così lui e la moglie, la biologa Sophie Lund Rasmussen dell’università di Oxford, nel Regno Unito, hanno deciso di pubblicare un articolo per diffondere le prove finora ignorate.

Negli scritti mesopotamici i riferimenti ai baci sono scarsi, ma da quei pochi che ci sono si evince che baciarsi era considerato normale all’interno delle relazioni intime, dice Arbøll. In un testo di circa 3.800 anni fa, per esempio, si legge che dopo un bacio una donna sposata aveva rischiato di essere infedele, mentre un altro testo dello stesso periodo afferma che una donna nubile aveva giurato di non baciare e di non avere rapporti sessuali con uomini. “Considerando la distribuzione geografica dei baci, penso che abbiano avuto più origini”, dice Arbøll.

Lui e la moglie sottolineano che da alcuni indizi si potrebbe dedurre che anche gli esseri umani moderni e i neandertal si baciavano o almeno si scambiavano la saliva. Dato che perfino i bonobo (Pan paniscus) si baciano sulla bocca, è possibile che anche gli esseri umani lo facciano da molto prima di quanto indichino i documenti. “Personalmente penso che un’origine più antica sia molto probabile”, dice Arbøll.

Tuttavia, da uno studio condotto nel 2015 da William Jankowiak e dai suoi colleghi dell’università del Nevada a Las Vegas, negli Stati Uniti, non sono emerse evidenze di baci tra amanti nelle società di cacciatori-raccoglitori.

“Secondo me furono inventati o scoperti dalle élite delle società complesse”, afferma Jankowiak, “che potevano permettersi di perseguire il piacere e di trasformare il sesso in un incontro erotico. Lo studioso aggiunge che i baci sono più diffusi nelle regioni fredde, forse perché il corpo è coperto da vestiti e la faccia è l’unica parte che si può toccare. ◆ sdf

La ricerca
Amichevole o sessuale

◆ Gli scienziati distinguono tra due tipi di baci: quello amichevole-familiare e quello romantico-sessuale. Il primo tipo, scrive Science, è diffuso tra gli esseri umani ovunque e in qualsiasi epoca. Il secondo, invece, non è universale ed è presente soprattutto nelle società stratificate.


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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati