29 settembre 2021 14:04

Everything is connected (Tutto è connesso) è un progetto fotografico che indaga sulle cause della crisi climatica e sulle sue conseguenze globali. “La storia e la pandemia ci stanno mostrando quanto siamo vulnerabili e come gli esseri umani siano coinvolti sia nel problema sia nella possibile soluzione”, dicono gli organizzatori. Al festival di Internazionale a Ferrara saranno proiettati gli scatti di fotografi e fotografe di tutto il mondo che hanno partecipato al progetto.

Tra questi, il lavoro di Sana Ahmadizadeh con la serie A place to live, un viaggio in cui si mescola la storia personale dell’autrice e quella del suo paese, l’Iran, alle prese con la produzione di petrolio e le conseguenze sull’ambiente e sulla salute delle persone. Kaveer Rai ha documentato la zona di Puri, in India, dopo il passaggio del ciclone Fani. Isadora Romero, dell’Ecuador, nella serie Extremophiles si è interrogata sull’egemonia della scienza dei paesi occidentali. L’italiano Michele Sibiloni ha mostrato gli effetti della deforestazione e del cambiamento climatico in Africa attraverso immagini notturne sulla caccia alle cavallette in Uganda. La proiezione, al chiostro di San Paolo, sarà introdotta da Maria Teresa Salvati, creatrice e direttrice del progetto.

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