15 settembre 2017 16:24

Difficile immaginare un’apparenza più ingannevole. La sera del 24 settembre, tra nove giorni, quando i risultati delle elezioni politiche tedesche saranno pubblici, i democristiani saranno largamente in testa e Angela Merkel sarà nella posizione di ottenere un nuovo mandato.

Come ha appena scritto il settimanale Der Spiegel, la situazione cambierebbe solo se la cancelliera commettesse nei prossimi giorni “un colossale errore politico”, perché l’economia tedesca è in forma eccellente e Merkel e il suo atteggiamento severo rassicurano un elettorato preoccupato da Donald Trump, Vladimir Putin e dal terrorismo islamico. La cancelliera ne è talmente cosciente che si comporta come se fosse già stata rieletta.

Merkel alla fine ce la farà, ma resta da capire insieme a chi eserciterà il suo quarto mandato.

Il nuovo estremismo del centrodestra
La soluzione più semplice sarebbe quella di riproporre la grande coalizione con i socialdemocratici, ma l’Spd non vuole più tradire la sua identità e intende avere la possibilità di distinguersi dai democristiani. La grande coalizione, infatti, ha favorito la destra mettendo la museruola alla sinistra, che dal canto suo è stata penalizzata al punto da non far decollare il suo candidato alla cancelleria, l’ex presidente del parlamento europeo Martin Schulz, nonostante un inizio promettente.

L’esito più probabile è che Merkel dovrà trovare un nuovo partner per raggiungere la maggioranza assoluta, ed è qui che entriamo in acque sconosciute. Se non sarà l’Spd dovrebbe toccare all’Fdp, partito dei liberali che ha sempre avuto un ruolo essenziale dalla fine della guerra. Ma il centrodestra non è più quello di un tempo, moderato e piatto come un loden verde.

I nuovi liberali tedeschi giocano la carta del nazionalismo e del riavvicinamento con Mosca

Dopo la sconfitta alle elezioni del 2013 che lo avevano addirittura tagliato fuori dal Bundestag, la camera dei deputati, l’Fdp ha scelto come guida un imprenditore di 38 anni, Christian Lindner, che si oppone a qualsiasi idea di rafforzamento dell’eurozona nel timore che la Germania sia costretta a garantire i prestiti europei, chiede l’uscita della Grecia dall’euro e vorrebbe accettare l’annessione della Crimea nella Federazione russa.

I nuovi liberali giocano la carta del nazionalismo e del riavvicinamento con Mosca, insomma. Una linea molto diversa da quella di Angela Merkel. Il loro ingresso nel governo non farebbe sicuramente il gioco di Emmanuel Macron e dei suoi progetti di rifondazione dell’Unione europea. Un grosso punto interrogativo aleggia sulla Germania, tanto che la cancelliera accarezza l’idea di una coalizione tripartita con i liberali e i verdi (ovviamente quei verdi che non rifiutano questa ipotesi). A Berlino il futuro resta incerto.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

Bernard Guetta sarà al festival di Internazionale a Ferrara, dal 29 settembre al 1 ottobre 2017.

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