27 ottobre 2014 10:00

Ci sono voluti vent’anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Internazionale è stato uno dei primi giornali italiani ad andare online, nel dicembre del 1994. Ma non avevamo mai davvero capito quale potesse essere il ruolo del nostro sito. Semplice vetrina del settimanale? Luogo d’incontro per lettrici e lettori? Spazio di approfondimento? Niente ci convinceva fino in fondo. Finché ci siamo resi conto che in Germania i principali siti d’informazione non sono quelli dei quotidiani, ma quelli di due settimanali, Die Zeit e Der Spiegel. Abbiamo capito che niente impedisce ai newsmagazine di offrire sul web notizie in tempo reale. Così abbiamo deciso di fare un sito d’informazione.

Volevamo che fosse il più possibile simile al giornale di carta, per questo abbiamo chiamato Mark Porter, che cinque anni fa ha ridisegnato il settimanale. Per noi è un passo importante, e il primo segno tangibile è la nuova testata. Dopo ventun anni lasciamo la curva, felice intuizione di Giovanni Lussu e Daniele Turchi, frutto di un’epoca in cui internet non esisteva, per far posto a una versione della testata che si adatta più facilmente a tutti i supporti. L’ha progettata Kai Bernau, lo stesso designer che ha progettato il carattere del giornale, il Lyon.

Vorremmo che sul sito e nel settimanale si ritrovasse lo stesso spirito, la stessa attenzione ai dettagli, la stessa cura giornalistica. Pensando soprattutto a smartphone e tablet, con cui già oggi ci legge più del 50 per cento dei lettori online. Infine abbiamo cercato di differenziarci radicalmente dagli altri, non perché il nuovo sia un valore in sé, ma perché crediamo che sia possibile cambiare, e possibilmente migliorare, il modo in cui ci si informa.

Il nuovo sito di Internazionale è responsive design: è progettato e sviluppato per adattarsi alla dimensione dello schermo, che sia un telefono, un tablet o un desktop.

Tutta la struttura è basata sull’idea di stream, di flusso. La stessa alla base di Facebook o Twitter: aggiornamenti presentati in semplice ordine cronologico, con il più recente in primo piano. Anche altri mezzi d’informazione stanno sperimentando questo sistema, Quartz negli Stati Uniti, Itv nel Regno Unito, Rtl nei Paesi Bassi, Nrk in Norvegia.

A differenza di Facebook e Twitter, però, accanto al flusso di notizie in tempo reale, seguiremo approfonditamente l’evoluzione di alcune storie che giudichiamo rilevanti da un punto di vista giornalistico.

Entrando in ognuna delle storie si potranno ritrovare, sempre in ordine cronologico, tutte le notizie collegate, risalendo fino al suo inizio. Il risultato somiglia più al blocknotes di appunti di un giornalista che a un articolo tradizionale.

Oltre al flusso e alle storie più importanti, le notizie potranno essere raccolte anche intorno alle ossessioni della redazione: una serie di argomenti che la redazione seguirà in modo sistematico. Queste ossessioni cambieranno periodicamente e non saranno necessariamente collegate all’attualità.

Ci saranno le fotografie, ovviamente, da sempre uno dei punti di forza di Internazionale. Mentre nella nuova sezione dei video cercheremo di riprodurre lo spirito del settimanale: il meglio della produzione di tutto il mondo. I video saranno in versione originale con i sottotitoli in italiano.

Con le opinioni vorremmo creare uno spazio di dibattito pubblico, non solo dando conto dei grandi temi discussi all’estero, ma anche aprendo a contributi italiani.

E tutti italiani saranno i reportage che ospiteremo: inchieste e lunghi articoli scritti apposta per il nostro sito da un gruppo di giornalisti coordinati da Christian Raimo.

Dopo alcuni anni di assenza dal web, torna aggiornato il nuovo De Mauro, dizionario della lingua italiana: sarà ospitato da Internazionale e avrà una redazione tutta sua.

Altri contenuti e sezioni si aggiungeranno via via.

Sarà il quotidiano di Internazionale: sul web l’informazione in tempo reale, sulla carta l’approfondimento.

È solo l’inizio di un progetto più ampio e lungo. Ci lavoriamo da due anni e ora che è online vorremmo andare avanti insieme a voi. Scriveteci osservazioni e suggerimenti, segnalateci errori o problemi: posta@internazionale.it. E in questa pagina racconteremo gli sviluppi del sito, segnalando novità e cambiamenti.

Questo progetto è il risultato del lavoro di tante persone.

Della redazione di Internazionale, innanzitutto.

Negli ultimi mesi Martina Recchiuti, editor at large, è stata il collegamento tra grafici, programmatori e redazione.

A Mark Porter dobbiamo l’idea del flusso di notizie e il progetto grafico del sito, creato insieme alla sua squadra di Londra: Peter Robertson, Alan Keer, Mariona Alegre.

Con Porter hanno collaborato Andrew Clarke, Martin Belam, che ha definito l’architettura del sito, e lo studio di Amsterdam Smörgåsbord, che ha realizzato la sigla dei nostri video.

Kai Bernau, dell’Atelier Carvalho Bernau dell’Aja, ha disegnato la nuova testata di Internazionale, una versione stencil del Lyon, il carattere usato in tutto il giornale e adesso anche nel sito.

Alla messa online del dizionario, con Tullio De Mauro stanno lavorando Isabella Chiari e Francesca Ferrucci.

Nell’ultimo anno abbiamo convissuto con la squadra di sviluppatori e programmatori della Gag, guidati da Emanuele Terracina: Roberta Galiffa, Flavio Laino, Antonio Passerella e, da Milano, Alessandro Solari. Senza di loro il sito non sarebbe online.

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