Il 20 novembre il presidente statunitense Donald Trump ha invocato la pena di morte per sei parlamentari del Partito democratico che avevano invitato i militari e gli agenti dei servizi di sicurezza a disubbidire a “ordini illegali”. Leggi
Il 17 novembre l’ex premier in esilio Sheikh Hasina, 78 anni, è stata condannata a morte per aver ordinato la repressione delle manifestazioni antigovernative che avevano portato alla sua caduta nell’estate 2024. Leggi
Una giornalista racconta la sua esperienza come testimone delle esecuzioni negli Stati Uniti. Descrivendo la crudeltà dello stato, ma anche gesti inaspettati di umanità Leggi
Il 30 settembre Joseph Kabila, ex presidente della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), è stato condannato a morte in contumacia per “tradimento” e “crimini di guerra” dalla giustizia militare congolese. Leggi
Il 16 settembre un giudice dello stato di New York ha respinto le accuse di terrorismo nei confronti di Luigi Mangione, incriminato per l’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di un colosso assicurativo sanitario. Leggi
Il 27 giugno il Giappone ha messo a morte tramite impiccagione Takahiro Shiraishi, soprannominato “il killer di Twitter”, accusato di aver ucciso e fatto a pezzi nove persone. L’ultima esecuzione nel paese risaliva al luglio 2022. Leggi
Il dipartimento della giustizia ha annunciato il 1 aprile di aver chiesto la pena di morte per Luigi Mangione, accusato di aver ucciso nel dicembre scorso l’amministratore delegato del colosso assicurativo sanitario UnitedHealthcare. Leggi
Il 26 marzo cinque uomini sono stati condannati a morte per “blasfemia online” in Pakistan, dove i processi per offesa all’islam, la religione di stato, sono sempre più frequenti. Leggi
Quattro cittadini canadesi sono stati messi a morte in Cina nelle ultime settimane, ha dichiarato il 19 marzo la ministra degli esteri canadese Mélanie Joly, aggiungendo che Pechino ha ignorato gli appelli alla clemenza. Leggi
Almeno 975 persone sono state messe a morte in Iran nel 2024, una “spaventosa escalation nel ricorso alla pena di morte come strumento di repressione politica”, secondo un rapporto pubblicato il 20 febbraio da due ong. Leggi
L’ottimismo su un’evoluzione positiva dei diritti civili in Iran (in particolare sulla condizione delle donne) con cui è stata accolta in alcuni circoli occidentali la… Leggi
Almeno 901 persone sono state messe a morte in Iran nel 2024, di cui circa quaranta in una sola settimana a dicembre, ha affermato il 7 gennaio Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Leggi
Il 23 dicembre il presidente statunitense Joe Biden ha commutato trentasette condanne a morte, meno di un mese prima del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, grande sostenitore della pena capitale. Leggi
Il 13 novembre il regime dei taliban ha condotto a Gardez, nell’est del paese, una rara esecuzione pubblica di un uomo condannato a morte per omicidio. È stata la sesta esecuzione pubblica dal ritorno al potere dei taliban nel 2021. Leggi
Il 28 ottobre l’Iran ha eseguito la condanna a morte del dissidente tedesco-iraniano Jamshid Sharmahd, attirandosi le ire di Berlino e dell’Unione europea. Leggi
La sera del 17 ottobre la corte suprema del Texas ha sospeso all’ultimo momento l’esecuzione di Robert Robertson, 57 anni, un uomo con disturbi dello spettro autistico condannato per la morte della figlia nel 2002. Leggi
Il 26 settembre Iwao Hakamada, 88 anni, è stato dichiarato innocente del quadruplo omicidio per il quale era stato condannato nel 1968 e aveva trascorso 46 anni nel braccio della morte. Leggi
Secondo il rapporto annuale dell’ong Amnesty international sulla pena di morte, presentato il 29 maggio, il numero delle esecuzioni nel mondo ha raggiunto il livello più alto dal 2015, a causa soprattutto di un forte aumento in Iran. Leggi
L’imprenditrice Tru o ng My Lan ( nella foto ), presidente del colosso immobiliare Van Thinh Phat, è stata condannata a morte l’11 aprile nel più grande processo… Leggi
Lo stato dell’Alabama, nel sudest degli Stati Uniti, ha proceduto il 25 gennaio alla prima esecuzione al mondo con il metodo dell’inalazione di azoto, che secondo le Nazioni Unite potrebbe essere assimilato a “una forma di tortura”. Leggi
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