La nostra prima figlia, 4 anni, ancora non sa che la sua migliore amica fra qualche mese lascerà la scuola e andrà a vivere in un altro continente. Siamo dispiaciuti di non poter godere in futuro della preziosa affinità che sentiamo verso i genitori di lei, ma soprattutto preoccupati per la nostra bambina, tanto legata alla sua amica e tanto timida. Come possiamo prepararla a questa inattesa perdita? –Paola

Quando hai quattro anni, avere degli amici è importante. È intorno ai tre, infatti, che le bambine e i bambini cominciano a giocare in modo più interattivo con gli altri, in un passaggio abbastanza fluido dal gioco parallelo, cioè fatto individualmente in compagnia di altri, al gioco associativo. È anche l’età in cui si comincia a capire cosa sia un’amica e le relazioni con i coetanei diventano la palestra per formare il proprio comportamento sociale e scoprire la propria identità. Ma se avere degli amici è importante, non è ugualmente importante averne una o uno in particolare. Può sembrare un po’ duro da dire, ma a vostra figlia non importerà molto di non vedere più la sua amichetta. Alla sua età l’unica vera certezza necessaria siete voi genitori. Potreste trasferirvi in Groenlandia e, rimanendo tutti e tre insieme, lei si adatterebbe in poco tempo. Quando la sua amica partirà, vostra figlia, anche se timida, se ne troverà un’altra. Chi sarà un po’ dispiaciuto sarete voi e non sarà l’ultima volta: negli anni, mentre vostra figlia cambierà amici, amiche e poi perfino fidanzati o fidanzate, voi vi affezionerete ad alcuni di loro e vi dispiacerà quando spariranno dalla circolazione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati