◆ Il fascismo è alle porte? Macché. Davvero vogliamo accostare la pandemia alla prima guerra mondiale? Vedete in giro scontenti del vaccino in lotta con lavoratori che vogliono i soviet? E il capitale, in questo dopo pandemia, a chi sta chiedendo sostegno, a Forza nuova, a CasaPound? Smettiamola, su, i confindustriali hanno scelto Draghi. E se pure, mettendosi male con il profitto, dovessero considerare Salvini o Meloni una seconda scelta, che male ci sarebbe, visto che i due si stanno sbianchettando, il primo con una franca permanenza nel governo, la seconda con una garbata opposizione? Vero che i due non sanno resistere al sogno di muri antimigranti. Ma da quando una soluzione discutibile a un problema serio è fascismo? E poi l’Italia è piena da sempre di fortezze, fossati, ponti levatoi: arroccarsi è fascista? Però – si mormora – c’è mezza nazione che ha ormai scarso affetto per il rito democratico. Ebbene? I felici pochi sono sempre da preferirsi ai molti infingardi. Ma l’assalto alla Cgil? Folclore. E se per ipotesi fosse fascismo, be’, sarebbe storia che si ripete in forma di farsa, e la farsa fa ridere, ah ah ah. Non ridete? Per forza. Siete incapaci di sguardo spassionato e insistete con il fascismo quando in realtà è solo l’inizio dei festeggiamenti per il centenario della marcia su Roma. Ah che degne celebrazioni istituzionali avremo, se sindaco sarà Michetti.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1431 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati