Dopo quasi due mesi di negoziati con i leader della coalizione e gli esponenti del Likud, stasera il quarto governo di Benjamin Netanyahu giurerà di fronte alla Knesset, il parlamento d’Israele. Nella storia dello stato ebraico la formazione di un esecutivo non era mai durata tanto. Leggi
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che qualsiasi accordo sul nucleare iraniano dovrebbe includere il riconoscimento dello stato d’Israele da parte di Teheran. Netanyahu l’ha dichiarato dopo un vertice con i responsabili della sicurezza israeliana.
“Israele non accetterà un accordo che permetta a uno stato che chiede la nostra distruzione di dotarsi di armi nucleari”, ha dichiarato Netanyahu. Ha’aretz
All’indomani dell’accordo sul nucleare iraniano il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato delle consultazioni sulla sicurezza con un gruppo ristretto di ministri del suo governo. “L’accordo minaccia la sopravvivenza di Israele”, ha dichiarato Netanyahu rivolgendosi al presidente Obama, “l’intesa non blocca la strada dell’Iran verso la costruzione della bomba, piuttosto la apre”.
Tre mesi fa il presidente israeliano era intervenuto al congresso degli Stati Uniti criticando le trattative sul nucleare, dopo essere stato invitato dal presidente della camera, il repubblicano John Boehner, senza consultare la Casa Bianca. Afp
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è detto dispiaciuto per alcune dichiarazioni fatte durante il giorno delle elezioni del 17 marzo considerate razziste dai suoi oppositori.
In un video postato sulla sua pagina Facebook, Netanyahu ha dichiarato: “So che alcune cose che ho detto alcuni giorni fa hanno offeso gli arabi israeliani. Non avevo intenzione che ciò accadesse e me ne rammarico”. Reuters
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, vincitore delle elezioni del 17 marzo, ha ammorbidito la posizione sulla possibile creazione di due stati, quello israeliano e quello palestinese, rispetto a ciò che aveva detto durante la campagna elettorale. “Non voglio una soluzione con uno stato. Voglio una soluzione con due stati pacifica e sostenibile ma perché ciò accada le circostanze devono cambiare”, ha dichiarato il premier durante la sua prima intervista dopo il voto, rilasciata all’emittente statunitense Msnbc.
Netanyahu ha precisato di non aver cambiato idea: “Ciò che è cambiato è la realtà”. Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiamato Netanyahu per congratularsi della vittoria alle elezioni. Bbc
A metà della campagna elettorale il principale programma satirico di Israele, Eretz nehederet (Una terra meravigliosa), ha trasmesso un nuovo sketch sull’uomo che ha dominato la politica del paese negli ultimi vent’anni. Leggi
Dopo la vittoria elettorale di Benjamin Netanyahu, Israele e gli Stati Uniti sono più lontani che mai. Ma i rapporti tra Barack Obama e il leader della destra israeliana sono sempre stati tesi, fin dal 2009. La cronologia. Leggi
Alla fine ha vinto la paura. Una vittoria facile, quasi scontata, vorace. Fino al tardo pomeriggio si poteva ancora avvertire un po’ di ottimismo. “Un cauto ottimismo”, lo aveva definito qualcuno su Facebook. Ma è durato fino al tramonto. Leggi
Il Likud, il partito di centrodestra del premier Benjamin Netanyahu, ha vinto in modo netto le elezioni israeliane. Lo confermano i dati diffusi stamattina dalla commissione elettorale. Il Likud ha conquistato 30 seggi, contro i 24 dell’Unione sionista, una lista congiunta composta dal Partito laburista e da Hatnuah. I risultati sono stati definiti “quasi definitivi” dalla commissione perché dovranno essere verificati, prima di essere pubblicati il 25 marzo.
Ecco la nuova composizione del parlamento israeliano:
La vittoria incondizionata di Benjamin Netanyahu alle elezioni di questa settimana segna la sconfitta dell’élite dei sondaggisti: da più di due mesi ci hanno propinato praticamente ogni giorno sondaggi che mostravano il costante declino del suo partito, il Likud. Leggi
Benjamin “Bibi” Netanyahu ha vinto le elezioni israeliane. Probabilmente sarà di nuovo lui il primo ministro. Ma il prezzo da pagare per la sua vittoria sarà molto alto per il paese, per la regione e per il rapporto tra Israele e i paesi occidentali. Leggi
La formazione del nuovo governo israeliano potrebbe durare fino a tre settimane, si legge in un comunicato del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu, citato dal sito Ynet. Secondo il comunicato Netanyahu, dopo aver avuto la conferma della vittoria alle elezioni, ha parlato con i leader di tutti i partiti che potrebbero entrare nella coalizione: Kulanu (10 seggi), Casa ebraica (8 seggi), Shas (7 seggi), Israel Beitenu (6 seggi) e Giudaismo unito della Torah (6 seggi).
Messi insieme, questi partiti controllerebbero 66 seggi nella Knesset, il parlamento israeliano, ben al di sopra dei 61 necessari per formare un governo. Ynet, The Guardian
Il risultato delle elezioni israeliane è ancora incerto, e serviranno ventiquattro o trentasei ore per capire chi governerà con chi a Gerusalemme. Per il momento l’unica certezza è che nei tre giorni prima dello scrutinio Benjamin Netanyahu ha realizzato una grande rimonta con il suo Likud. Tutti i sondaggi avevano dato la formazione di destra dietro l’Unione sionista, il fronte costituito dalla sinistra laburista e dai centristi, ma alla fine il Likud ha staccato nettamente l’avversario. Leggi
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