Il nuovo governo di Benjamin Netanyahu segue una linea determinata dall’ideologia dei partiti della coalizione di destra che persegue una politica razzista e di occupazione, senza timore di critiche interne o esterne. Leggi
Il reintegro progressivo della Siria, prima all’interno del mondo arabo nonostante diversi ostacoli e poi oltre i suoi confini, è il riflesso dei grandi cambiamenti in corso nella regione, favoriti dall’invasione russa dell’Ucraina. Leggi
La nuova coalizione guidata da Benjamin Netanyahu si è insediata al potere. Prevede di aumentare la colonizzazione della Palestina e la repressione dei pacifisti e della comunità lgbt Leggi
È un estremista di destra israeliano, noto per l’odio verso i palestinesi. Dopo le elezioni di novembre il suo partito, Potere ebraico, è entrato nel governo e lui ha ottenuto un ministero importante Leggi
Considerata da decenni solo come un’attrazione turistica, Sharm el Sheikh è stata trasformata in un modello di rispetto per l’ambiente in occasione della conferenza sul clima di novembre. Ma è solo un nuovo capitolo in una lunga storia di sfruttamento Leggi
La questione della spianata delle moschee si è trasformata nel primo test per la nuova coalizione. Netanyahu ha stretto un patto faustiano con forze estremiste che non intendono ricoprire il ruolo di figuranti nel governo. Leggi
In passato i partiti a cui oggi si appoggia Netanyahu per tornare al potere erano marginali e screditati per le loro posizioni razziste, omofobe o violente. Ora, invece, hanno fatto un balzo elettorale in un clima di impasse politica. Leggi
Almeno cinquecento manifestanti uccisi e due condanne a morte eseguite, un accordo sul nucleare che secondo Joe Biden è morto. Il dialogo è complicato, ma la sua assenza fa paura. Leggi
Doha ha speso 300 miliardi di dollari per il mondiale di calcio e ha beneficiato delle simpatie del sud del mondo, stanco delle lezioni imposte dall’occidente colonizzatore. Ma comprare la popolarità può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Leggi
La presidente del parlamento europeo ha promesso riforme importanti. Le leggi più recenti saranno riesaminate alla luce delle rivelazioni, e l’istituzione dovrà rivedere i suoi rapporti con le lobby pubbliche e private. Leggi
Il 12 dicembre l’esercito israeliano ha riconosciuto di aver ucciso “in modo non intenzionale” un’adolescente palestinese durante un raid a Jenin, nella Cisgiordania... Leggi
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ha fatto sapere il 12 dicembre che più di undicimila bambini sono stati uccisi o mutilati nella guerra civile yemenita,... Leggi
Il regime di Teheran ha eseguito le condanne a morte di due persone accusate di avere legami con la contestazione che va avanti da tre mesi in tutto l’Iran. Majidreza Rahnavard... Leggi
L’hijab, il velo islamico che copre i capelli delle donne, è al centro della storia politica e religiosa dell’Iran. Per decenni ha segnato la vita delle famiglie e oggi è il simbolo della contestazione Leggi
Intorno alla vittoria della squadra marocchina si è creato un raro momento di unità e di festa in una regione lacerata da conflitti e divisioni. Ha anche creato l’opportunità di dare un riconoscimento a tutte le madri emigrate. Leggi
Secondo la polizia belga alcuni europarlamentari hanno ricevuto tangenti per promuovere il Qatar. Mentre proseguono le indagini, l’istituzione europea deve rivedere i suoi meccanismi interni di lotta alla corruzione. Leggi
Il giovane di 23 anni è stato processato senza un avvocato e messo a morte appena due mesi dopo l’arresto. Il regime intende proseguire con ogni mezzo la repressione delle manifestazioni cominciate dopo la morte di Mahsa Jina Amini. Leggi
Il procuratore generale iraniano ha annunciato che l’unità incaricata di far rispettare le regole sull’abbigliamento femminile è stata soppressa. Ma l’obbligo d’indossare il velo resta Leggi
I negazionisti del cambiamento climatico – i magnati del petrolio, i Bolsonaro e i Trump del mondo, e le loro truppe negli istituti di ricerca e nei parlamenti – continuano... Leggi
Facendo un passo indietro, forse il regime vuole convincere i manifestanti che la ragione della loro collera è svanita. Ma se vuole arrivare fino in fondo la rivolta avrà bisogno di coordinamento e di leader. Leggi
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