È giornalista e traduttrice. Vive a Bruxelles e collabora con Internazionale. Su Twitter: @ettaspin
Il primo ministro Charles Michel ha aderito alla proposta Onu sui migranti e i nazionalisti hanno lasciato il governo. Il nuovo esecutivo è più fragile del precedente. Leggi
Qual è la posizione dell’Italia, quale quella degli altri paesi europei e perché in Belgio il Global compact rischia di far cadere il governo. Leggi
Impegnato nel collettivo Morts de la rue, rende omaggio alle persone senza dimora morte per le strade in Belgio, terra di immigrazione sempre più ostile. Leggi
Si chiamava Mawda ed era nata in Germania nel 2016. I suoi giovani genitori erano fuggiti dal Kurdistan iracheno. Nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2018 è morta dopo essere stata raggiunta da un colpo sparato da un poliziotto. Leggi
Il 13 dicembre un tribunale belga si pronuncerà sul caso di sei passeggeri incriminati per aver protestato contro un’espulsione su un volo per il Camerun. Leggi
I governi europei hanno fatto del contrasto ai trafficanti di migranti una priorità. Ma i veri obiettivi sono altri: ostacolare la circolazione delle persone, criminalizzare le ong e confondere l’opinione pubblica. Leggi
Il leader catalano oggi è a Bruxelles per incontrare i rappresentanti del partito nazionalista fiammingo. Tra loro c’è Theo Francken, secondo cui Puigdemont potrebbe chiedere asilo politico. Leggi
Approvata il 5 ottobre, una nuova legge criminalizza le occupazioni abusive di alloggi vuoti. Un provvedimento in controtendenza rispetto alle recenti evoluzioni nella lotta per il diritto all’abitazione. Leggi
Una polemica simile a quella scoppiata in Italia nel 2016 travolge il governo belga, accusato di calpestare i diritti umani e di corteggiare l’estrema destra. Leggi
La recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea segna un punto a sfavore di chi chiede vie di accesso legali e sicure per i profughi che desiderano raggiungere l’Unione europea. Ma la riforma del codice dei visti offre un’altra occasione di cambiamento, e il parlamento europeo è deciso a non lasciarsela sfuggire. Leggi
Il regolamento di Dublino è tornato al centro di accese discussioni tra la Commissione europea, gli stati dell’Unione e il parlamento europeo, con la proposta di riformarlo una terza volta. Ma la riforma rischia di penalizzare i richiedenti asilo, che rimarranno pedine in mano ai singoli governi. Leggi
Ha dimostrato che i governi europei hanno l’obbligo di offrire ai profughi siriani una via legale di accesso al territorio dell’Unione. Ma il parere di Paolo Mengozzi, avvocato generale alla Corte di giustizia dell’Unione europea, non è vincolante. In una sentenza attesa per il 7 marzo, la Corte potrebbe decidere di seguirlo o dare il colpo di grazia alle speranze di tanti profughi. Leggi
Interrogatori, perquisizioni, arresti: in Belgio lo stato dà la caccia alle coppie in cui uno dei due partner non ha un titolo di soggiorno, agitando lo spauracchio delle unioni di comodo. Nel 2015 è nata una rete che denuncia questo clima di persecuzione. Leggi
Cacciati da Calais, respinti dalla Croazia, rimandati a Kabul: i profughi afgani sognano l’Europa, ma gli stati membri fanno di tutto per tenerli fuori o rimpatriarli. Contro queste politiche c’è chi resiste, in Europa e in Afghanistan. Leggi
Il 13 dicembre l’accordo tra l’Unione europea e il governo di Kabul sui rimpatri è diventato operativo con una prima espulsione collettiva dalla Norvegia e dalla Svezia verso l’Afghanistan. Leggi
Nel luglio del 2015 a Bruxelles ho conosciuto Denise Gagnon, energica e loquace rappresentante del Réseau québécois sur l’intégration continentale (Rqic). Denise aveva attraversato l’oceano per partecipare a un incontro sulla campagna internazionale contro i due accordi di libero scambio che l’Unione europea stava negoziando. Leggi
Il punto di partenza è il rond-point Schuman, al centro del quartiere delle istituzioni europee. È qui che Stéphanie, dell’ong pacifista belga Agir pour la paix, dà appuntamento per una visita guidata di Bruxelles diversa dalle altre. Leggi
Quando l’attivista mauritana Mariem Mint Cheikh Dieng è arrivata in missione in Europa, alla fine di giugno del 2015, il suo compagno nella lotta contro la schiavitù Biram Dah Abeid era in carcere già da quasi otto mesi. Biram e Mariem fanno parte nell’Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista fondata nel 2008 contro una pratica illegale ma ancora diffusa in Mauritania. Leggi
Marc Vanden Bussche è un uomo ferito. Il sindaco liberale di Koksijde, piccolo comune fiammingo che vanta la popolazione più anziana del Belgio, assicura di essere stato frainteso. Le malelingue gli hanno dato del razzista, dello “sceriffo pazzo”, eppure non ha fatto altro che “applicare delle procedure operative e legali” – così spiegava sul quotidiano Le Soir il 26 ottobre – in seguito all’arrivo di trecento richiedenti asilo nella sua cittadina. Leggi
Il primo centro di identificazione ed espulsione (Cie) del Belgio aprì nel 1988 per smistare i richiedenti asilo veri da quelli “finti”. Negli anni i Cie si sono moltiplicati, sempre con lo stesso obiettivo, ma senza limitarsi alle persone appena arrivate alle frontiere esterne dell’Unione. Oggi ci finiscono uomini, donne e minori che vivono nell’Unione europea da mesi, anni, a volte decenni. Leggi