Dna

Tutto lascia una traccia

Lo studio del dna ambientale, i frammenti di materiale genetico che si trovano ovunque, sta rivoluzionando molti campi di ricerca, dallo studio degli ecosistemi all’epidemiologia Leggi

La prima cura con la crispr

Per la prima volta al mondo è stato autorizzato l’uso medico della tecnica crispr-cas9, che modifica il dna. L’agenzia britannica per i farmaci ha approvato un trattamento... Leggi

Quarantasette nuovi genomi umani

Ricavati da persone di quattro continenti, i genomi si aggiungono a quello di riferimento presentato nel 2003 e aiuteranno a capire meglio la diversità genetica Leggi

Mammiferi a confronto

Il progetto Zoonomia ha reso disponibile un ampio catalogo di sequenze di dna di mammiferi, tra cui pipistrelli, pangolini e bradipi, che ha fatto da base a vari studi. L’analisi... Leggi

La formica con il doppio dna

Alcuni ricercatori hanno scoperto che i maschi della specie Anoplolepis gracilipes hanno genomi diversi a causa di una modalità riproduttiva “sconosciuta alla scienza” Leggi

A Washington gli scienziati discutono di manipolazione del dna umano.
A Washington gli scienziati discutono di manipolazione del dna umano. È diventato possibile modificarlo in modo veloce, flessibile ed economico. Le manipolazioni genetiche potrebbero servire per curare malattie ereditarie, ma potrebbero anche comportare alcuni rischi. Se ne discute al meeting Human gene-editing initiative organizzato dalle accademie della scienza statunitense, britannica e cinese.
Il dna dei colonizzatori

Le popolazioni che nella preistoria hanno lasciato l’Africa per colonizzare il resto del mondo probabilmente sono passate, circa 60mila anni fa, dal corridoio nord, attraverso l’attuale Egitto e la penisola del Sinai, e sono così arrivate nel Vicino Oriente. Sembra invece perdere consistenza l’ipotesi della rotta meridionale, attraverso l’attuale Etiopia, lo stretto Bab el Mandeb e la penisola Arabica.

Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Human Genetics, si basa su dati genetici. Luca Pagani e colleghi hanno raccolto il dna completo di cento persone egiziane e 125 persone appartenenti a cinque popolazioni etiopi. Hanno “sottratto” dalle sequenze ottenute l’influenza recente delle popolazioni dell’Eurasia, in modo da ricavare un dna di egiziani ed etiopi “originari”. Questo dna egiziano risulta più vicino a quello dei non africani di quello etiope. Da questa maggiore somiglianza i ricercatori hanno dedotto che l’Egitto è stata l’ultima tappa prima di uscire dall’Africa. I non africani si sarebbero divisi dagli etiopi circa 65mila anni fa e dagli egiziani circa 55mila anni fa.

Istruzioni per l’uso del dna

Quasi tutte le cellule del nostro corpo condividono lo stesso patrimonio genetico, ma hanno caratteristiche diverse perché, di volta in volta, solo una parte dei geni è attiva. Un consorzio internazionale di biologi e informatici ha pubblicato una mappa parziale dell’epigenoma, cioè l’insieme delle istruzioni chimiche che regolano il dna. Leggi

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