Il paese dovrà superare una crisi politica che colpisce le basi del sistema democratico. Il presidente Lula si ritrova alla guida di un paese sconvolto, spaccato e dove una parte dell’elettorato non riconosce la sua legittimità. Leggi
Davanti a più di trecentomila sostenitori in festa, il 1 gennaio 2023 Luiz Inácio Lula da Silva ha giurato come presidente del Brasile, tornando al potere dopo vent’anni.... Leggi
Dopo quattro anni disastrosi di governo di Bolsonaro, il nuovo presidente dovrà affrontare la crisi economica e unire un paese diviso. Leggi
L’enorme numero di preferenze ottenute da Jair Bolsonaro, nonostante un mandato disastroso, alimenta diversi interrogativi. Anche per le prossime elezioni in Israele e Stati Uniti. Leggi
Alle presidenziali brasiliane del 2 ottobre si sfideranno il populismo autoritario di Bolsonaro, che dal 2018 ha spaccato il paese, e il tentativo di Lula di non far cadere il paese in un caos come quello creato da Trump negli Stati Uniti. Leggi
I fedeli delle chiese evangeliche sono il 30 per cento della popolazione brasiliana, e nel 2018 hanno votato per Bolsonaro. In vista delle presidenziali di ottobre, Lula e il Partito dei lavoratori cercano strade per dialogare con loro. Leggi
Il Brasile deve impegnarsi per un cambiamento generazionale e restituire al paese la fiducia nella democrazia. Ma ora la cosa più urgente è cacciare l’attuale presidente. Leggi
La corte suprema ha annullato le condanne dell’ex presidente, che ha riacquisito i suoi diritti politici e potrebbe candidarsi alle elezioni brasiliane del 2022. Leggi
Dopo aver trascorso un anno e sette mesi nella prigione di Curitiba, l’ex presidente del Brasile è stato rilasciato dopo una decisione della corte suprema. Stava scontando una pena a 12 anni per corruzione. Che succederà ora? Leggi
Lula non potrà candidarsi alle presidenziali e il Partito dei lavoratori ha dieci giorni per per nominare l’ex sindaco di São Paulo, Fernando Haddad. Ma la situazione è molto complicata. Leggi
Ancora oggi i leader politici che scatenano una guerra non finiscono in prigione, ma ci finiscono per corruzione. Da venerdì scorso è successo a tre di loro. Leggi
Dopo l’avvio della procedura di destituzione della presidente Dilma Rousseff, il clima in Brasile diventa infuocato. Nell’anno delle Olimpiadi a Rio de Janeiro e dell’epidemia di zika, la classe politica ha davanti a sé una sfida enorme: rilanciare l’economia, combattere la corruzione e soprattutto riconquistare la fiducia dei cittadini. Leggi
Il Partito del movimento democratico brasiliano ha lasciato l’esecutivo della presidente Dilma Rousseff, accusata di aver ricevuto finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale e di aver falsificato il bilancio del 2014. Il paese è diviso e alcuni pensano che dietro la messa in stato di accusa di Rousseff ci siano solo interessi politici. Il video dell’Afp. Leggi
La presidente del Brasile perde consensi in parlamento e nel paese. Il 68 per cento dei brasiliani si dichiara favorevole alla sua messa in stato d’accusa, sollecitata dall’opposizione con l’accusa di aver truccato i conti dello stato. La camera potrebbe esprimersi a favore sulla sua destituzione entro la fine di aprile. I senatori dovranno poi ratificare la decisione. Tra un mese, Rousseff potrebbe essere disoccupata. Leggi
Il 16 marzo migliaia di brasiliani hanno manifestato contro il governo di Dilma Rousseff che ha nominato capo di gabinetto l’ex presidente Luiz Inácio Lula, accusato di riciclaggio di denaro. Il video dell’Afp. Leggi
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