Sommario

Forse Podemos

Il partito di Pablo Iglesias unisce i temi della sinistra classica a una strategia di comunicazione spregiudicata. Riuscirà a cambiare la Spagna? 

15/21 maggio 2015 • Numero 1102
15/21 maggio 2015 • Numero 1102

In copertina

La scommessa di Podemos

Il partito di Pablo Iglesias ha sfidato l’establishment di Madrid unendo i temi della sinistra classica a una moderna strategia di comunicazione. Riuscirà a cambiare la Spagna o la sua popolarità è destinata a diminuire nei prossimi appuntamenti elettorali?

Regno Unito

Una nuova squadra senza grandi sorprese

Molti ministri del vecchio esecutivo sono rimasti al loro posto perché il premier era soddisfatto del loro operato

Visti dagli altri

La vita dei migranti alla stazione Termini

Nello scalo ferroviario di Roma è nata una rete informale di ragazzi africani che aiutano i nuovi arrivati a procurarsi del cibo, un alloggio o un traduttore

Stati Uniti

Esperimento   quotidiano

Dopo aver comprato il Washington Post, Jeff Bezos, proprietario di Amazon, ha incoraggiato i giornalisti a usare internet e le nuove tecnologie per conquistare nuovi lettori. Dovranno riuscirci senza tradire la storia del giornale

Cina

Orge di lavoro

In Cina andare in un bordello con i soci in affari è un rituale maschilista a cui è difficile sottrarsi. Ma la campagna di Xi Jinping contro la corruzione e la prostituzione potrebbe cambiare le cose

Tecnologia

La fotografia del futuro

La tecnologia delle fotocamere digitali è a una svolta. Tra qualche anno potremo scattare una foto e decidere solo dopo come comporre l’immagine

Portfolio

Gli altri sognatori

Un libro della fotografa Nin Solis, con testi raccolti da Jill Anderson, racconta le storie di ventisei giovani messicani costretti a lasciare gli Stati Uniti

Ritratti

Sayaka Osakabe. Donna coraggio

È una vittima del matahara, il mobbing subìto nelle aziende giapponesi dalle lavoratrici che restano incinte. Dopo due aborti si è ribellata, ha denunciato gli abusi e ora si batte per i diritti delle madri

Viaggi

Il Benin al naturale

Alla scoperta del parco nazionale del Pendjari, nella regione dell’Atakora. Le cascate, gli animali in libertà e le aree archeologiche

Graphic journalism

Cartoline da Salsomaggiore

Di Christian Galli 

Pop

La mia città al telefono

Di Lizzy Cantù

Pop

La vita  in redazione

Di Miguel Ángel Bastenier

Europa

Sale la tensione  in Macedonia

Un complesso scandalo di intercettazioni. Mesi di proteste di piazza. Una strana operazione antiterrorismo finita in strage. Il paese balcanico sta vivendo una crisi di difficile interpretazione

Asia e Pacifico

La stampa giapponese sotto pressione

Il governo di Shinzō Abe è sempre più intollerante verso i mezzi d’informazione che lo criticano. Una clamorosa denuncia in diretta tv ha svelato i suoi metodi di pressione

Africa e Medio Oriente

L’obiettivo di Netanyahu è rimanere al potere

Dopo sei settimane di colloqui è stata annunciata la nuova fragile coalizione che governerà Israele. Il paese è destinato ad andare incontro alla paralisi politica o a tornare alle urne in tempi brevi

Americhe

Michelle Bachelet cambia i ministri

A causa degli scandali di corruzione che hanno coinvolto parenti e politici a lei vicini, la presidente cilena ha deciso un rimpasto di governo. Ma la sua popolarità è compromessa

Cultura

La vetrina delle tenebre

Molte opere della Biennale di Venezia criticano capitalismo
e consumismo, ma sono poco originali e provocatorie

Scienza e tecnologia

Sopravvivere all’ebola

I casi di ebola in Africa occidentale sono in calo. Ma tra le persone sopravvissute al virus sono emersi diversi disturbi, come le infezioni agli occhi che rischiano di renderle cieche 

Scienza e tecnologia

L’invasione degli emoji

Gli emoji sono simboli, simili alle emoticon, usati per comunicare su internet e negli sms. Ormai sono diventati un linguaggio che può fare a meno delle parole

Economia e lavoro

La crisi del franco svizzero non è passeggera

Gli svizzeri sperano che la rivalutazione della loro moneta non produca effetti troppo negativi. Ma i dati sono poco incoraggianti, soprattutto per le aziende attive nell’eurozona

Editoriali

Sui profughi l’Europa perde tempo

Andrea Bachstein, Süddeutsche Zeitung, Germania

Editoriali

La fede di Raúl Castro

El País, Spagna

Opinioni

La novità dell’antico

Il verbo riformare è molto in auge, ma con un senso sempre più sbiadito. Una volta significava buttar via una forma ormai inservibile per inventarne un’altra del tutto nuova e più adeguata. Adesso invece il riformatore

Opinioni

Gli israeliani si meritano questo nuovo governo

È un esecutivo autentico e rappresentativo, è la vera espressione dello spirito dei tempi e dei sentimenti più profondi della maggioranza degli israeliani. 

Opinioni

Il Regno Unito è più lontano

Negli ultimi tempi l’Europa ha dovuto affrontare delle sfide enormi: l’Ucraina, la Libia, la crisi economica e finanziaria, la disgregazione sociale, le tensioni etniche e l’ascesa del populismo. 

La politica ai tempi di Facebook

Lo studio s’intitola “Esposizione a notizie e opinioni ideologicamente varie su Facebook” ed è uscito su Science il 7 maggio 2015. È frutto di una ricerca sui comportamenti di dieci milioni di utenti del social network condotta da due ricercatori di Facebook e considerata da Science metodologicamente corretta. L’obiettivo era capire se l’algoritmo che seleziona quello che vediamo nei news feed di Facebook è neutro, cioè se dà spazio anche a contenuti che non assecondano le nostre idee. Leggi

Oppressi e oppressori

I miei dodici giorni in Nuova Zelanda mi hanno insegnato che è solo grazie alla lotta dei maori che i bianchi hanno abbandonato i loro piani di appropriazione. Leggi

Lungane e baccano

Tre Allegri Ragazzi Morti, Capibara, Erica Boschiero Leggi

Il padre le veste Prada

Perché mia figlia di dieci anni mi sembra sia troppo bambina e anche troppo adulta? Leggi

Nordest spietato

Romolo Bugaro è uno dei più attenti osservatori della società del nordest a partire da Padova-Treviso, vicino in questo a Bettin, Carlotto, Franzoso e altri scrittori che ci vivono, e dei cui destini si sentono in vario modo corresponsabili. Leggi

Più libertà e meno uguaglianza

Cosa ha spinto l’11 gennaio 2015 qualcosa come il 10 per cento dei cittadini francesi a scendere in piazza a Parigi e in molte altre città? Certamente è stato l’orrore per i massacri compiuti nella redazione di Charlie Hebdo e al supermercato Hypercacher. Ma forse, a un livello più profondo, anche qualcosa di diverso e meno nobile.  Leggi

L’anello debole

Violente ripulse stanno accompagnando in Francia, come documentano Le Monde e Le Figaro, la riforma della secondaria superiore proposta dalla ministra Najat Vallaud-Belkacem. Leggi

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