È un settimanale economico francese
Questo presidente rimane l’unica relazione tra il popolo e l’esercito, che sconfisse il colonialismo ma che governa nell’ombra da più di trent’anni. Leggi
Maduro dovrebbe abbandonare il potere, ma questo non deve favorire un ritorno al “Viva i ricchi, abbasso i poveri!” che caratterizzò il paese prima di Chávez. Leggi
Scommettere tutto su Al Sisi sarebbe un errore storico. I giovani arabi avranno anche perduto la battaglia del 2011, ma non la guerra per la libertà. Leggi
Gli Stati Uniti non vogliano più impegnarsi in Medio Oriente né in Europa, e questo favorisce gli interessi e il revanscismo del presidente russo. Leggi
Matteo Salvini e Luigi Di Maio gareggiano in applausi alle proteste in Francia. Accompagnando la gestazione della nuova sinistra e della nuova destra europee. Leggi
I partiti tradizionali sono in via d’estinzione perché non hanno più i mezzi per mediare tra gli interessi dei lavoratori e quelli del capitale. Ma gli europei hanno ancora la possibilità di riequilibrare questo rapporto di forze. Leggi
Le norme contro l’immigrazione e la legge sul lavoro unite all’autoritarismo hanno finito per coalizzare la destra e la sinistra contro il premier Orbán. Leggi
La sovranità popolare è sacra, ma questo non significa che il popolo abbia sempre ragione. Leggi
I salari in Francia sono bloccati. Lo stato chiude servizi pubblici, commissariati, reparti di maternità. Però Macron resta l’ultimo sostenitore del multilateralismo. Leggi
L’Ucraina ha i suoi torti, come li hanno gli occidentali. Ma il primo dei problemi, oggi, è la Russia. Leggi
Abbiamo assistito a una vera ondata democratica, ma ora i liberal hanno solo due anni per organizzare la battaglia per la Casa Bianca. Leggi
I popoli dei cinque continenti sono alle prese con cambiamenti radicali a cui chiedono risposte immediate che le istituzioni e i leader politici non possono fornire, comunque non in tempi brevi. Leggi
Mohammed bin Salman è diventato un problema per il paese e i suoi alleati occidentali. Leggi
I partiti tradizionali che hanno governato nel dopoguerra sono in crisi e si moltiplicano nuove forze, spesso effimere. Se non si inverte la rotta, l’Unione potrebbe finire per sfaldarsi a velocità esponenziale. Leggi
Nell’Europa centrorientale avanza l’estrema destra ora che la cancelliera tedesca è indebolita e il presidente francese è in difficoltà. Leggi
Sulla scena internazionale il presidente francese ha a disposizione solo le parole e in Europa non può appoggiarsi a nessuno degli altri leader dell’Unione. Leggi
Se fossi nel presidente russo non crederei alla mia fortuna, scrive l’opinionista francese Bernard Guetta. Che prova a mettersi nei suoi panni. Leggi
La cancelliera tedesca nel 2015 ha accolto un milione di profughi. Una scelta che per molti ha rafforzato populisti e nazionalisti. Ma non è così. Leggi
A Vienna e a Versailles, quando i diplomatici hanno cercato di ridisegnare le frontiere hanno solo provocato nuove guerre e rivoluzioni. Una mappa regionale che lasci intatte le frontiere e corrisponda ai desideri delle popolazioni potrebbe essere la base per ricostruire la Siria, il Libano, l’Iraq e l’intera regione mediorientale. Leggi