Il conflitto ha aumentato ancora i prezzi del cibo. Russia e Ucraina, infatti, esportano alimenti base come mais, grano e olio di girasole. E ora non possono più farlo. Il video di Le Monde. Leggi
Lo sversamento di rifiuti radioattivi, chimici e acque tossiche sono un rischio per la salute delle generazioni future. Il disastro non si risolverà con la fine del conflitto. Leggi
L’opinione pubblica statunitense è favorevole a fornire armi ma non a un intervento diretto. Questo coincide con la linea dell’amministrazione Biden che vede nella resistenza di Zelenskyj l’occasione per indebolire Russia e Cina. Leggi
I reporter locali sono essenziali per raccontare la guerra ucraina all’estero. Ma spesso le testate internazionali li sottopagano e non garantiscono la loro sicurezza. Leggi
Con la radio è possibile intercettare le conversazioni dei soldati, aggirare la censura e comunicare informazioni che il nemico non sa decifrare. Il conflitto si decide anche sulle onde elettromagnetiche. Il video del Financial Times. Leggi
Negli ultimi otto anni circa sessanta foreign fighters italiani sono andati in Ucraina. Un flusso tutt’altro che trascurabile: in Europa solo la Germania e la Serbia hanno numeri più elevati. Leggi
Nella notte il presidente russo ha annunciato l’inizio dell’invasione, lanciando un monito ai paesi occidentali a non intervenire. Il mondo sta precipitando in un conflitto difficilmente risanabile e molto pericoloso. Leggi
Nel 1944 un aereo da ricognizione alleato aveva fotografato dall’alto il campo di sterminio nazista. Statunitensi e britannici erano a conoscenza di cosa stava accadendo? Avrebbero potuto fermare prima la shoah? Il video di Le Monde. Leggi
L’attacco contro la casa del premier iracheno, l’uso nella guerra tra Azerbaigian e Armenia, mostrano che i droni sono diventati sempre più economici e facili da usare. Leggi
Alcuni afgani raccontano l’impatto del conflitto sulle loro vite, tra paure e speranze di libertà. Il video del Financial Times. Leggi
L’esercito dell’Iraq ha liberato le zone del paese occupate dal gruppo Stato islamico nel 2017. Ma tra sfollati, povertà, attentati e una ricostruzione che stenta a ripartire, le difficoltà per i civili continuano. Leggi
Sulla rotta balcanica si è creato un sistema per passare da un paese all’altro chiamato dai migranti e dai trafficanti the game, la partita. Leggi
Dal 15 marzo 2011 il conflitto in Siria ha causato 321mila morti e 145mila dispersi, oltre che milioni di rifugiati e di sfollati. La guerra civile è scoppiata dopo la primavera araba del 2011, quando migliaia di cittadini sono scesi in piazza per chiedere più democrazia e il regime di Bashar al Assad ha risposto con una repressione violentissima. Il video della Thomson Reuters Foundation ripercorre le tappe del conflitto. Leggi
Il 1 agosto Washington ha ammesso di aver condotto degli attacchi aerei contro il gruppo Stato islamico a Sirte, in Libia. Per compiere i bombardamenti, il governo statunitense non ha dovuto chiedere l’autorizzazione del parlamento, ma ha agito all’interno di una risoluzione approvata nel 2001, dopo l’attacco alle torri gemelle. Ma qual è la situazione a Sirte e che possibilità ci sono che l’Italia intervenga? Leggi
Hanno scoperto che tra il 1950 e il 2000 il numero delle guerre tra coppie di paesi per anno è stato circa un decimo di quanto registrato tra il 1820 e il 1949, malgrado l’aumento del numero degli stati. Il commercio internazionale potrebbe favorire la pace tra le nazioni. Le reti di alleanze militari diventano pacifiche e stabili grazie agli scambi commerciali tra i diversi paesi. Leggi
La mostra Questa è guerra! documenta i modi in cui la fotografia ha raccontato i grandi conflitti del passato e come affronta quelli di oggi. Leggi
Se oggi non consideriamo più la guerra una cosa normale lo dobbiamo soprattutto agli orrori del conflitto scoppiato un secolo fa. Leggi
Il 17 maggio alla Casa di vetro di Milano s’inaugura la mostra Vive la liberté, a settant’anni dalla battaglia di Normandia. Leggi
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