Julian Assange

Perché bisogna difendere Julian Assange

Questi metodi illegali continuano a ripetersi all’infinito: sono resi possibili dagli apparati di potere legittimi – come la tortura definita eufemisticamente dalla Cia... Leggi

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Dodici anni fa cinque grandi giornali internazionali collaborarono alla pubblicazione di 251.287 documenti riservati ottenuti da Julian Assange e dalla sua organizzazione, WikiLeaks. Ora fanno un appello a Joe Biden. Leggi

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Rivelazioni

La ministra dell’interno britannica ha approvato l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Il fondatore di Wikileaks potrà fare appello, ma rischia di affrontare un processo per spionaggio e, probabilmente, il carcere a vita. Leggi

Una vittoria a metà per Julian Assange

Un tribunale di Londra ha deciso che il fondatore di WikiLeaks non può essere estradato negli Stati Uniti per via delle condizioni di detenzione a cui sarebbe sottoposto. Ma non ha riconosciuto il valore della sua attività giornalistica. Leggi

Chi è Chelsea Manning

Chelsea Manning, analista dell’intelligence statunitense in Iraq, era stata condannata a 35 anni di prigione per aver consegnato migliaia di documenti riservati a Wikileaks nel 2010. Barack Obama ha commutato la sua pena, sarà scarcerata a maggio. Il video del Guardian. Leggi

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Risk di Laura Poitras è un ritratto contraddittorio di Julian Assange

Risk è un documentario su WikiLeaks, un’organizzazione internazionale che riceve in modo anonimo e pubblica documenti, spesso coperti dal segreto di stato o dal segreto bancario, e poi li carica sul proprio sito. Ma è anche un ritratto del suo fondatore, Julian Assange. Leggi

Julian Assange in cifre

I numeri hanno un ruolo essenziale nella vita dell’attivista fondatore di Wikileaks, Julian Assange, e nella storia del suo lungo confino nell’ambasciata ecuadoriana di Londra. Ecco alcune cifre chiave. Leggi

La detenzione di Julian Assange è illegale, dichiara l’Onu.
La detenzione di Julian Assange è illegale, dichiara l’Onu. Sono state rese pubbliche le conclusioni della commissione delle Nazioni Unite che indagava sul caso del fondatore di Wikileaks, che si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador nel giugno 2012 dopo che le autorità svedesi hanno chiesto la sua estradizione per un presunto caso di violenza sessuale. Secondo l’Onu, il Regno Unito e la Svezia devono liberare Assange il prima possibile. Il governo svedese e quello britannico hanno dichiarato che non sono d’accordo con la decisione delle Nazioni Unite.
Le Nazioni Unite definiscono “illegale” la detenzione di Julian Assange
Le Nazioni Unite definiscono “illegale” la detenzione di Julian Assange. Lo ha confermato il ministero degli esteri svedese, anticipando la comunicazione ufficiale delle Nazioni Unite, prevista per domani mattina. Assange dal giugno 2012 si trova nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, che gli ha concesso l’asilo dopo che le autorità svedesi hanno chiesto la sua estradizione per un presunto caso di violenza sessuale. Assange aveva dichiarato di essere disposto a consegnarsi alla polizia, se l’Onu avesse definito legale la sua detenzione.
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Per le Nazioni Unite la detenzione di Julian Assange è illegale

Il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie ha raggiunto un parere favorevole all’attivista australiano fondatore di Wikileaks, su cui pende un mandato d’arresto europeo per un’accusa di stupro in Svezia e che da più di tre anni è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per evitare l’estradizione a Stoccolma.La comunicazione ufficiale dell’Onu avverrà domattina. Leggi

Julian Assange è disposto a consegnarsi alla polizia britannica.
Julian Assange è disposto a consegnarsi alla polizia britannica. Il fondatore di Wikileaks ha dichiarato che si farà arrestare se l’Onu stabilirà che la sua detenzione è legale. Le Nazioni Unite stanno lavorando da mesi sull’inchiesta sul suo caso e si esprimeranno il 5 febbraio. Julian Assange dal giugno 2012 si trova nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, che gli ha concesso asilo dopo che le autorità svedesi hanno chiesto l’estradizione nei suoi confronti.
La polizia britannica allenta la sorveglianza su Julian Assange.
La polizia britannica allenta la sorveglianza su Julian Assange. Scotland Yard ha sollevato il presidio di 24 ore su 24 davanti all’ambasciata dell’Ecuador di Londra, dove è rifugiato il fondatore di WikiLeaks da tre anni. Comunque, ha precisato la polizia, se dovesse lasciare l’edificio verrebbe arrestato.
Scotland Yard allenta la sorveglianza su Julian Assange

La polizia britannica smetterà di sorvegliare l’ambasciata dell’Ecuador a Londra ventiquattr’ore al giorno, come ha fatto negli ultimi tre anni, da quando Julian Assange, l’attivista australiano fondatore di Wikileaks, è ospitato nell’edificio. La sorveglianza continuativa è stata sospesa a causa degli alti costi, denunciati dalla stessa organizzazione. Leggi

Il Regno Unito protesta con l’Ecuador per Julian Assange.
Il Regno Unito protesta con l’Ecuador per Julian Assange. L’ambasciatore britannico a Quito ha presentato formale protesta al paese sudamericano che dal 2012 ospita il fondatore di Wikileaks nella propria ambasciata di Londra, impedendo che sia estradato in Svezia dove è accusato di diversi reati. I giudici svedesi hanno dichiarato che le imputazioni di molestie sessuali e coercizione sono prescritte. Resta però in piedi l’accusa più grave, quella per stupro, che andrà in prescrizione nell’agosto del 2020.
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Cadono tre accuse su quattro nei confronti di Julian Assange

I giudici svedesi hanno dichiarato che tre dei quattro capi d’accusa formulati contro Julian Assange, fondatore del sito Wikileaks, sono caduti in prescrizione.

Julian Assange, 44 anni, non potrà più essere processato per molestie sessuali (reato di cui è accusato due volte) e coercizione. Resta però in piedi l’accusa più grave, quella per stupro, che andrà in prescrizione nell’agosto 2020.

Il fondatore di Wikileaks nega le accuse e nel giugno 2012 si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador per sfuggire all’estradizione in Svezia. L’Ecuador gli ha concesso asilo politico.

La Francia respinge la richiesta d’asilo per Julian Assange

Il governo francese ha respinto la richiesta di asilo presentata dal fondatore di Wikileaks, Julian Assange. “La Francia non può procedere con la sua richiesta, la situazione di Assange non presenta un pericolo immediato. Inoltre contro Assange è stato spiccato un mandato di arresto internazionale”, c’è scritto in un comunicato dell’Eliseo.

In Svezia bocciata la richiesta di annullare il mandato di arresto per Julian Assange

In Svezia, la corte suprema ha bocciato la richiesta di annullamento dell’ordine di arresto per Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, accusato di abusi sessuali.

Assange per non essere estradato in Svezia vive dal giugno del 2012 all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador nel Regno Unito. Il fondatore di Wikileaks si è sempre dichiarato innocente.

Julian Assange accetta di essere interrogato a Londra

Julian Assange, fondatore di Wikileaks, ha accettato di essere interrogato dai giudici svedesi nella sede dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Lo ha confermato il suo avvocato, Thomas Olsson. Julian Assange è stato accusato di stupro da due cittadine svedesi.

Assange si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador nel 2012 dopo la richiesta di estradizione da parte della Svezia per le accuse di stupro. L’attivista teme che l’estradizione in Svezia possa metterlo in condizioni di essere processato negli Stati Uniti per spionaggio, dove nel caso fosse condannato rischia l’ergastolo.

Gli avvocati di Assange accettano la richiesta di interrogatorio a Londra

Gli avvocati di Julian Assange hanno accettato la richiesta del pubblico ministero svedese per interrogare il fondatore di Wikileaks a Londra.

“Accogliamo favorevolmente questa decisione e crediamo sia un passo avanti per dimostrare la sua innocenza”, ha dichiarato l’avvocato Per Samuelsson. L’interrogatorio di Assange a Londra non sarà immediato, perché sia il Regno Unito che l’Ecuador devono dare il loro permesso, ma “è una vittoria visto che lo chiediamo da quattro anni”, ha detto Samuelsson. Reuters, Afp

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