Il 10 aprile il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il Burundi su un programma di aiuti da 261 milioni di dollari. È il primo... Leggi
Con la scomparsa inaspettata di Pierre Nkurunziza, che aveva minimizzato la minaccia del covid-19 nel suo paese, sono nati dubbi sulla reale causa del suo decesso. Leggi
“Il Burundi è il paese più bello del mondo”, dice Gérard. “Purtroppo, però, tante persone sono scappate in Ruanda perché non si sentivano al sicuro”. Leggi
Il Burundi, il Gambia e il Sudafrica hanno annunciato l’intenzione di uscire dalla Corte penale internazionale. Altri nel continente potrebbero seguire il loro esempio perché la corte è accusata di prendere di mira soprattutto gli stati africani. Leggi
Pierre Nkurunziza sta portando il Burundi fuori della Corte penale internazionale. Per difendere la dignità degli africani, dice. Per lui è inaccettabile un’inchiesta sulla repressione avvenuta prima e dopo la rielezione contestata del 2015: centinaia di morti e 260mila persone costrette alla fuga. Leggi
La buona notizia è che le violenze in Burundi non sono ancora sfociate in una guerra civile come quella che ha provocato trecentomila vittime tra il 1993 e il 2005, né in un genocidio come quello che costò la vita a ottocentomila persone nel vicino Ruanda nel 1994. La cattiva notizia è che questo potrebbe succedere presto. Leggi
Thierry vuole parlare, ma si blocca al ricordo dei colpi e delle coltellate accompagnati dalla voce di suo padre che implorava di aver salva la vita, prima che uomini dal volto coperto lo facessero a pezzi. Si rinchiude in se stesso, freddo e piccolo su un’umida panca di legno in Tanzania. L’inferno si trova a un paio di chilometri di distanza, al di là di un fiume, nel paese che fino a due ore fa era la sua patria. Leggi
Era prevedibile che il Burundi dominasse l’agenda del vertice dell’Unione africana. È una crisi emergente che potrebbe diventare devastante. In realtà è già devastante: basta chiederlo alle centinaia di migliaia di profughi e sfollati interni, o alle famiglie delle decine di giornalisti, attivisti e sospetti simpatizzanti dell’opposizione uccisi in modo sommario. Per l’Unione africana, però, quella in Burundi è anche un’opportunità: l’organismo continentale può dimostrare di avere un potere reale e di essere in grado di agire in modo positivo. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati