In Mauritania il partito governativo El Insaf ha ottenuto una vittoria decisiva alle elezioni legislative e amministrative del 13 maggio, conquistando ottanta seggi su 176.... Leggi
Tra Dakar e Bruxelles, un’inchiesta di tre giornalisti fa luce sulle politiche migratorie europee. E racconta come la società civile senegalese è riuscita a fermarle. Leggi
Mohamedou Ould Slahi e Steve Wood si sono conosciuti nel carcere dell’isola di Cuba. Dopo 13 anni si rivedono in Mauritania e raccontano come il loro rapporto ha cambiato per sempre le loro vite. Il video del Guardian. Leggi
La diminuzione delle piogge alimenta i conflitti tra i pastori e gli agricoltori mauritani. La creazione di corridoi di pascolo potrebbe risolvere il problema. Leggi
Sostenuti dall’Unione europea e dall’Onu, i paesi del Sahel cominciano a coordinare i loro eserciti in una piattaforma comune antijihadista. Leggi
Quando l’attivista mauritana Mariem Mint Cheikh Dieng è arrivata in missione in Europa, alla fine di giugno del 2015, il suo compagno nella lotta contro la schiavitù Biram Dah Abeid era in carcere già da quasi otto mesi. Biram e Mariem fanno parte nell’Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista fondata nel 2008 contro una pratica illegale ma ancora diffusa in Mauritania. Leggi
La Mauritania è stata l’ultima nazione al mondo ad abolire la schiavitù, nel 1981. Ma gli haratin, i discendenti degli schiavi, sono ancora marginalizzati e discriminati. E sono scesi in piazza per chiedere diritti e giustizia. Leggi
Un gruppo di manifestanti si è scontrato con la polizia in Mauritania, dopo che tre attivisti del movimento contro la schiavitù sono stati condannati a due anni di carcere. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeno per disperdere la folla e almeno quattro persone sono state ferite.
Biram Ould Dah Ould Abeid, presidente dell’Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista (Ira) e candidato alle elezioni presidenziali del giugno 2015, Brahim Bilam Ramdhane, vicepresidente del gruppo, e Djiby Sow, attivista per i diritti civili e culturali, erano stati arrestati a novembre nella città meridionale di Rosso, per avere organizzato un incontro non autorizzato.
La Mauritania è stato l’ultimo paese al mondo ad abolire la schiavitù nel 1981 e nel 2007 la pratica è stata definita ufficialmente un crimine punibile con pene fino a dieci anni di carcere. Ma secondo gli attivisti il governo non ha preso iniziative per contrastare la schiavitù. Al Jazeera, Amnesty international
L’organizzazione internazionale Reporters sans frontières ha lanciato un appello per l’annullamento della condanna a morte di un giovane blogger mauritano accusato di apostasia.
Mohamed Cheikh Ould Mohamed, 29 anni, in carcere dal 2 gennaio, è stato giudicato colpevole per aver scritto un testo considerato blasfemo sul profeta Mohamed. La difesa aveva chiesto “un’interpretazione meno rigorosa della legge, dal momento che il codice penale prevede delle attenuanti in caso di pentimento”. Afp
Un giovane mauritano è stato condannato a morte per apostasia da un tribunale di Nouadhibou, nel nordest del paese. Mohamed Cheikh Ould Mohamed, in un articolo pubblicato su internet, aveva criticato il profeta Maometto. Inutili le scuse presentate dall’uomo durante il processo. Si tratta della prima condanna a morte per apostasia della storia della Mauritania. Afp
Un gigante d’ebano. È l’immagine allo stesso tempo fisica e mentale del capitano del film africano La pirogue, visto a Cannes. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati