Nel tentativo di dimostrare che anche TikTok è già vecchio e ci sono modi per uscirne più o meno indenni, si comincia a parlare di app in crescita come BeReal, che vogliono sostituire la connettività con l’intimità, e creare circuiti di condivisione con una cerchia ristretta di persone. La vita come agli inizi di Facebook in pratica, ma con l’immediatezza di WhatsApp, e nulla di questa intuizione per il momento lascia intuire rivoluzioni cognitive o mediatiche. Eppure il ritorno della parola intimità rispetto a popolarità basta per fantasticare sulla nascita di un’app figliastra di Myspace, Shazam e SongMeanings, che permetta di accedere ai commenti e alle interpretazioni su certe canzoni da parte delle persone che conosciamo e c’interessano.

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Alcuni commenti degli utenti su YouTube o SongMeanings possono essere davvero dei piccoli romanzi e l’esegesi di testi un po’ oscuri come quelli dei R.E.M. (le letture incrociate di Country feedback sono una mia passione) possono far precipitare nella tana del Bianconiglio, ma spesso non abbiamo accesso a queste letture da parte della nostra comunità più ristretta, fatta di amici, familiari e amanti, a meno che non ci sia una domanda diretta. “Cosa significa questa canzone per te?” è un modo per avviare un legame e capire se una persona pensa che In my life sia più una canzone da matrimonio (nella versione dei Beatles) o da funerale (nella versione di Johnny Cash). O almeno così dice YouTube, nel suo aggiornamento laico dell’Interpretazione dei sogni. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1475 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati