Mia madre, 70 anni, donna di mentalità abbastanza aperta da aver sposato uno straniero conosciuto in un viaggio studio, non riesce neanche a pronunciare la parola “omosessuale“ e ha delle elaborate teorie sull’origine di questa “devianza”. Come posso dare uno scossone alla mia mamma rétro? –Angelica

A quanto pare tua madre ha bisogno di un altro viaggio studio o, meglio, di un corso di aggiornamento. In questo senso, come agenzia di viaggi lgbt+, posso proporti diverse soluzioni.

Opzione numero uno: una settimana a Mykonos, per una full immersion nella destinazione gay più famosa d’Europa. I corpi muscolosi dei vacanzieri e le drag queen più amate al mondo le faranno scoprire che questa devianza può essere anche uno sballo. Opzione numero due: una manifestazione per i diritti civili. Visto che potremmo ritrovarci un governo omofobo, se ne faranno tante. Falle ascoltare gli appelli degli attivisti per farle capire che la richiesta di uguaglianza non è una perversione. Opzione numero tre: un giorno a casa mia. Scoprirebbe che, anche se io e il mio compagno siamo gay, la nostra vita familiare somiglia molto a quella di tutte le altre.

Questa settimana, per esempio, i nostri figli hanno ricominciato la scuola e ci sarebbe proprio servita una nonna extra che ci aiutasse a supervisionare tutto: fare le cartelle, preparare le merende, aspettare che entrassero in classe nascondendo la commozione. A prescindere da quale pacchetto scegli, trova il modo di far entrare tua madre in contatto con una realtà che evidentemente non conosce e che la spaventa.
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Questo articolo è uscito sul numero 1478 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati