Rifiuti

Una marea di rifiuti

Il villaggio di Teluk, nell’estremità occidentale dell’isola di Giava, ha le spiagge più sporche dell’Indonesia, ma le tonnellate di rifiuti portate dalla marea dopo... Leggi

I rifiuti dell’Europa

“Si è riaccesa la polemica sui rifiuti che dall’Unione europea arrivano in Marocco”, scrive Tel Quel dopo la pubblicazione di un rapporto dell’Eurostat, secondo... Leggi

La lezione ecologista di Kamikatsu

In un piccolo centro tra le montagne dell’isola di Shikoku si ricicla quasi tutto. A dimostrazione che vivere riducendo al minimo i rifiuti è possibile Leggi

La spazzatura di Roma è oro per i Paesi Bassi

La capitale italiana paga delle aziende in Nordeuropa per smaltire i rifiuti. Ma a partire dal 2026 il sindaco vorrebbe cambiare il sistema Leggi

Il riuso dà una seconda occasione alle cose usate

“Se vuoi salvare il pianeta devi riutilizzare il più possibile”. Mentre in Belgio da tempo si punta sul riuso degli oggetti scartati dei cittadini, l’Italia fatica a tenere il passo. Il video. Leggi

Vivere e partorire in una discarica di Jakarta

La levatrice Mak Muji si prende cura delle raccoglitrici di rifiuti che devono partorire nella più grande discarica di Jakarta. Per molte di loro è l’unico aiuto durante la gravidanza. Leggi

La crisi dei rifiuti a Roma è ciclica e ha bisogno di interventi strutturali

A un anno dall’insediamento della nuova giunta, nella capitale si naviga ancora a vista e male riguardo alla gestione dei rifiuti. Leggi

La ricca Brescia ha un problema con l’inquinamento industriale

Sul terreno dei giardinetti è vietato giocare. “Zona inquinata soggetta a divieti”, avverte uno dei cartelli disseminati nei giardini pubblici della zona sud di Brescia, in quartieri come Primo Maggio e Chiesanuova. Ricordano che quei terreni sono intrisi di diossine e di pcb, policlorobifenili, altamente tossici e cancerogeni. Un pericolo subdolo, non si vede. È l’eredità di decenni di attività dello stabilimento chimico Caffaro, vecchio impianto situato un paio di chilometri a ovest di piazza della Loggia, il cuore della città. Leggi

A Hong Kong i rifiuti elettronici sono 21 chilogrammi per abitante

La Cina produce più rifiuti elettronici all’anno di qualsiasi altro paese vicino, ma quando si tratta di valori pro capite il vero disastro è Hong Kong. I rifiuti elettronici in Asia sono aumentati di circa il 63 per cento tra il 2010 e il 2015, come rivela il rapporto sui rifiuti elettronici della United Nations university che ha preso in considerazione undici paesi in Asia orientale e nel sudest asiatico. Leggi

I rifiuti elettronici in Asia sono aumentati del 63 per cento tra il 2010 e il 2015.
I rifiuti elettronici in Asia sono aumentati del 63 per cento tra il 2010 e il 2015. Secondo un rapporto della United Nations university, nell’Asia orientale e sudorientale questo tipo di rifiuti ha raggiunto complessivamente i 12,3 milioni di tonnellate, circa dieci chili per ogni abitante di questa parte del pianeta. La produzione pro capite più alta di rifiuti avviene a Hong Kong, Singapore e Taiwan. I motivi principali del fenomeno sono la disponibilità di nuovi gadget, il maggior numero di consumatori, il fatto che i dispositivi hanno vita più breve e che sono importati in maggior numero.
A Roma Paola Muraro si lascia alle spalle una montagna di rifiuti

A Roma, in via Salaria 981, una montagna tossica di sedicimila tonnellate di rifiuti indifferenziati si erge a circa cento metri dalle case e a duecento da un asilo nido. I comitati dei cittadini protestano da anni per una situazione insostenibile, finora invano. Per parlare di rifiuti a Roma, più che dalle dimissioni dell’assessora Paola Muraro, bisogna ripartire da qui. Leggi

Gli uccelli come gli albatri sono attratti dall’odore dei rifiuti di plastica in mare.
Gli uccelli come gli albatri sono attratti dall’odore dei rifiuti di plastica in mare. È questo che li spinge a ingoiare i frammenti, con conseguenze dannose. Secondo uno studio, il plancton che ricopre la plastica, quando si degrada, emana un odore che gli uccelli associano al cibo. Gli animali vengono quindi ingannati dall’olfatto. Si stima che il 90 per cento degli uccelli marini abbia ingerito plastica.
I rifiuti che diventano arte 

Nel febbraio 2011, l’artista e designer britannico Stuart Haygarth ha cominciato il suo progetto chiamato Strand, una raccolta fotografica di oggetti di uso quotidiano, portati a riva dal mare oppure abbandonati. Leggi

Come nasce lo scandalo dei rifiuti a Roma, e a chi conviene

Questo articolo parla di un’emergenza che forse è solo una questione annosa ma non irrisolvibile, di una politica che spesso fa proclami invece di accompagnare processi complessi, di un argomento per nulla semplice da capire come la gestione dei rifiuti su cui però è bene farsi una propria idea accurata perché ci coinvolge tutti. Leggi

I rifiuti tossici avvelenano ancora il Lazio

L’emergenza è scoppiata quando venticinque mucche sono state ritrovate stecchite sulle sponde di un ruscello nella campagna di Anagni, nel Lazio meridionale. Era il 2005, e a ucciderle è stato del cianuro scaricato abusivamente nel rio Mola Santa Maria, piccolo affluente del fiume Sacco. Ma questo si capirà solo dopo. Leggi

Roma. Ratti. Rifiuti

“La gente se ne frega”, dice la signora praghese commentando l’allergia dei romani alla raccolta differenziata. “Io lavoro, capito?”, risponde una seconda signora per giustificarsi. Un cattivo modo per affrontare un problema così complicato è pretendere di risolverlo in fretta e in un colpo solo. Leggi

L’Italia è al decimo posto nella produzione di rifiuti urbani
Secondo l’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione in Europa (Osce), l’Italia è al decimo posto nella produzione di rifiuti urbani. Nel 2013 sono diminuite le discariche e i rifiuti in generale sono meglio gestiti, anche se sono ancora presenti situazioni critiche in alcune regioni. Infatti ci sono ancora circa 15mila discariche, anche illegali, che causano fenomeni di contaminazione del suolo.
La città dei rifiuti

Garbage city, la città della spazzatura, è il soprannome dato al quartiere periferico del Cairo in cui vengono portati tutti i rifiuti della città, Mokattam. I suoi abitanti sono almeno ventimila e sono i raccoglitori ufficiali dei rifiuti della capitale egiziana: li prelevano direttamente dalle case, li suddividono per generi e li riciclano. Leggi

La crisi dei rifiuti infiamma il Libano

Secondo gli organizzatori quella del 29 agosto è stata la più grande manifestazione mai organizzata dalla società civile libanese e ora il governo di Beirut è sotto pressione, visto l’ultimatum di 72 ore lanciato dal movimento per trovare una soluzione alla “crisi dei rifiuti”. Leggi

L’Unione europea condanna l’Italia per la gestione dei rifiuti in Campania

La corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia a pagare una multa da venti milioni di euro per non aver rispettato le direttive comunitarie nello smaltimento dei rifiuti nel 2007 in Campania. L’Italia inoltre dovrà pagare una penalità da 120mila euro per ogni giorno di ritardo nell’applicazione della direttiva, la 2006/12/CE.

L’Italia era già stata condannata nel 2010 e oggi è stata multata perché nel frattempo non si è adeguata alla sentenza della corte. L’Italia non ha adottato “tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente”, si legge nel comunicato stampa del tribunale.

Secondo la corte, tra il 2010 e il 2011 sono stati segnalati diverse volte dei problemi nella raccolta dei rifiuti in Campania, che hanno portato all’accumulo di tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli e di altre città della regione. In Campania inoltre si è ammassata una grande quantità di rifiuti storici (sei milioni di tonnellate di “ecoballe”), che deve ancora essere smaltita. Questo processo potrebbe richiedere quindici anni.

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