Genocidio

Scontri ad armi pari nel tribunale del mondo

Dal 1946 almeno 120 paesi si sono presentati davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja per risolvere le loro dispute senza ricorrere all’uso della forza Leggi

Le lezioni ignorate del genocidio in Ruanda

Sono passati trent’anni dalla tragedia del Ruanda. Ma, da Gaza al Sudan, il numero delle uccisioni di massa è di nuovo il più alto degli ultimi vent’anni. Leggi

Terapia con il nemico

A trent’anni dal genocidio in Ruanda alcuni sopravvissuti riescono a convivere con quel trauma. Le foto di Jan Banning e il testo di Dick Wittenberg Leggi

I nuovi apartheid

Dopo aver denunciato Israele in un tribunale internazionale, il Sudafrica potrebbe aprire un dibattito interno sulle eredità della segregazione razziale e sull’oppressione dei popoli nativi Leggi

Dall’Aja non sono arrivati segnali forti contro la guerra

Le accuse del Sudafrica sono deboli. E difficilmente gli appelli a rispettare il diritto internazionale rivolti a Israele avranno effetti concreti. La corte non ha chiesto un cessate il fuoco Leggi

Una decisione che per i palestinesi ha fatto storia

La Corte internazionale di giustizia ha ritenuto ammissibile il ricorso contro Israele sul genocidio. Per i palestinesi è una vittoria Leggi

La Corte internazionale di giustizia ordina a Israele di prevenire atti di genocidio a Gaza

Il 26 gennaio la Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aja ha chiesto a Israele di fare tutto il possibile per “prevenire possibili atti genocidari” nella Striscia di Gaza e di consentire l’accesso agli aiuti umanitari. Leggi

In Ruanda lo stupro è stato usato come arma di guerra 

Nel genocidio del 1994 sono morti tre quarti della popolazione tutsi. Ma è avvenuto anche un altro crimine. Dall’archivio di Internazionale. Leggi

Sul genocidio del Ruanda ci sono ancora molte domande aperte

Sono passati 23 anni dai massacri compiuti dagli estremisti hutu contro i tutsi. Tuttavia la memoria di quei fatti non è diventata un patrimonio comune. Anzi persiste l’idea che il mondo occidentale e le organizzazioni internazionali furono colte alla sprovvista. Per questo la giornata del 7 aprile voluta dall’Onu per ricordare quei fatti sembra perdere importanza. Leggi

Arrestato uno dei presunti responsabili del genocidio in Ruanda.
Arrestato uno dei presunti responsabili del genocidio in Ruanda. Ladislas Ntaganzwa, 53 anni, è stato arrestato nella vicina Repubblica democratica del Congo. È accusato di aver organizzato stupri di massa e il massacro di migliaia di persone durante il genocidio del 1994, che ha causato la morte di circa ottantamila persone.
Francesco, i turchi e la verità

“Nel secolo scorso la nostra famiglia umana è passata attraverso tre enormi tragedie senza precedenti. La prima, che è ampiamente ritenuta il primo genocidio del ventesimo secolo, ha colpito il popolo armeno”, ha dichiarato papa Francesco il 12 aprile durante la messa. Leggi

La Francia rende disponibili i documenti degli archivi di stato sul genocidio in Ruanda

Nella settimana del ventunesimo anniversario del genocidio in Ruanda, la presidenza francese ha annunciato la declassificazione degli archivi che riguardano i rapporti con Kigali nel periodo tra il 1990 e il 1995.

“Il segretario generale Jean-Pierre Jouyet ha firmato oggi la decisione sulla declassificazione dei documenti negli archivi dell’Eliseo che riguardano il Ruanda tra il 1990 e il 1995”, ha dichiarato un funzionario. I documenti potrebbero contenere informazioni sui mandanti del genocidio di quasi un milione di persone di etnia tutsi avvenuto nell’aprile del 1994. Il 22 giugno dello stesso anno la Francia, sotto mandato delle Nazioni Unite, era a guida dell’Opération Turquoise, una missione umanitaria accusata da molti di aver in effetti protetto gli autori dei massacri. Afp

Un paese che cerca di fare i conti con il passato

Si può perdonare qualcuno che ha distrutto la tua vita e quella delle persone a cui vuoi bene? Phil Clark lo ha chiesto a una ragazza, rapita da piccola dai ribelli ugandesi e costretta a uccidere il padre. La sua è una delle storie raccontate in un audiodocumentario costruito su decine di interviste registrate in Uganda e nel Ruanda del dopo genocidio. Ascolta

Perché amo l’Africa

Colette Braeckman, giornalista belga di Le Soir, parla del genocidio in Ruanda a vent’anni di distanza. Braeckman è stata intervistata durante il festival di Internazionale a Ferrara.

La giornalista si occupa di Africa centrale, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e Burundi. Il suo ultimo libro è Muganga. La guerra del dottor Mukwege (Fandango 2014). Leggi

Il dilemma Kagame

Il presidente ruandese è un assassino dichiarato, ma nessuno osa denunciarlo per timore di un nuovo genocidio. Leggi

Le ferite del Ruanda

Il 6 aprile del 1994 viene abbattuto da un missile l'aereo del presidente ruandese hutu Juvénal Habyarimana, di ritorno da un colloquio di pace insieme al capo di stato del Burundi, Cyprien Ntaryamira. Leggi

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