Nel nuovo mondo multipolare Budapest e Ankara cercano di emanciparsi e negoziano il proprio allineamento, ma va chiarita la loro posizione nelle istituzioni di cui fanno parte, come l’Unione europea e la Nato. Leggi
Nel continente l’espansione dell’influenza turca è ancora lontana da quella cinese o statunitense, ma è in rapidissima crescita. Ne è un esempio l’invio in Somalia di ingegneri, armi, soldati e anche serie televisive. Leggi
L’opinione pubblica statunitense è favorevole a fornire armi ma non a un intervento diretto. Questo coincide con la linea dell’amministrazione Biden che vede nella resistenza di Zelenskyj l’occasione per indebolire Russia e Cina. Leggi
I leader autoritari di tutto il mondo osservano la guerra in Ucraina per capire se segnerà la fine di Vladimir Putin. Comunque vada, lo stile politico da lui inaugurato difficilmente scomparirà. Leggi
Nell’ultimo decennio la Russia ha accresciuto la sua influenza nel continente, e ora molti paesi esitano a prendere le distanze dall’invasione ordinata da Mosca. Leggi
L’India resta fedele alla Russia, sua fornitrice storica di armi ed equipaggiamenti militari, ma anche al proprio passato di paese non allineato, malgrado le tensioni permanenti con il vicino cinese. Leggi
La Nato, il G7 e l’Unione europea si riuniscono in tre vertici compatti sulla condanna alla Russia. Questa unità occidentale lascia incredulo il mondo meno industrializzato dove le disuguaglianze proseguono nell’indifferenza generale. Leggi
I paesi dell’alleanza atlantica hanno respinto due volte le pressanti richieste del governo ucraino di un maggior sostegno militare contro l’invasore russo. Il rischio di un’escalation è alto, e Putin lo sa. Leggi
Le diplomazie occidentali si aggrappano all’idea che la Cina, in questo conflitto, non abbia gli stessi interessi della Russia. Ma questo non basta a trasformarla in un alleato dell’occidente. Leggi
Una lettura legata unicamente allo scontro tra grandi potenze non è sufficiente. Bisogna comprendere le radici storiche dei problemi e le dinamiche in atto nei paesi. Leggi
Il premier britannico Johnson è più “guerriero” con Mosca perché rivuole la leadership strategica azzoppata dalla Brexit. Francia e Germania vogliono dialogare con Putin per evitare il sopravvento dei “falchi”. Leggi
Le sanzioni sono un atto di guerra, economica sì, ma pur sempre guerra, e nel 2021 Washington ne aveva attive 9.421. Sono uno strumento facile da imporre e fare approvare, ma difficili da ritrattare. Eppure sembrano essere diventate un tic della diplomazia internazionale. Leggi
Gli interessi russi alla base del massiccio dispiegamento di forze al confine con l’Ucraina hanno costretto la nuova coalizione al potere a Berlino ad affrontare la sua prima crisi, sia internazionale sia interna. Leggi
Vladimir Putin si comporta come se la zona dell’ex Unione Sovietica sia ancora sotto il controllo di Mosca e vuole approfittare di un apparente indebolimento occidentale. La crisi ucraina potrebbe però ridare vigore all’Alleanza atlantica. Leggi
L’incontro bilaterale tra le delegazioni di Washington e di Mosca arriva in un momento di grande tensione. Vladimir Putin vuole rientrare nel club delle superpotenze e negoziare da pari a pari. Leggi
Cina, Stati Uniti, Francia, Russia e Regno Unito hanno pubblicato una dichiarazione comune impegnandosi a mantenere l’arma atomica a fini difensivi. Un messaggio rassicurante in vista di obiettivi più ambiziosi. Leggi
La pubblicazione di nuovi rapporti internazionali dipinge un quadro di tempi difficili per la regione araba: la sua popolazione manca di reddito, istruzione e servizi di base che garantiscano una vita dignitosa. Leggi
Trent’anni fa finiva l’Unione Sovietica. Il presidente russo ha raccolto il testimone di una spinta espansionista che si esprime nei confronti dell’Ucraina. L’occidente dovrà affrontare Putin senza considerare la Russia come un nemico. Leggi
Il presidente russo parteciperà ai giochi olimpici invernali in Cina, boicottati dagli Stati Uniti; il collega cinese appoggia la “richiesta di garanzie” fatta dal Cremlino riguardo all’Ucraina. Alle porte dell’Unione si gioca una partita importante. Leggi
Il finanziamento delle infrastrutture nei paesi meno ricchi è diventato il terreno di concorrenza tra Stati Uniti, Cina e Unione europea. Sarebbe una buona cosa se il vero obiettivo fosse lo sviluppo e non solo la rivalità tra potenze. Leggi
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