Ancor più che nel suo primo mandato, il presidente statunitense ha deciso di sfidare apertamente le norme e le aspettative su ciò che un capo di stato può e deve fare Leggi
Il 20 gennaio, poche ore prima dell’insediamento di Donald Trump, il presidente uscente Joe Biden ha emesso provvedimenti di grazia preventiva per proteggere politici e funzionari da “procedimenti giudiziari ingiustificati”. Leggi
Nel suo discorso di congedo, il presidente uscente ha messo in guardia i cittadini sul futuro rischio per la democrazia statunitense, minacciata dallo strapotere politico, industriale e tecnologico dei magnati della Silicon Valley. Leggi
Il 15 gennaio, in un discorso d’addio dai toni cupi pronunciato nello Studio ovale della Casa Bianca, il presidente uscente Joe Biden ha espresso il timore che gli Stati Uniti finiscano nelle mani di un’oligarchia. Leggi
Il 14 gennaio gli Stati Uniti hanno rimosso Cuba dalla loro lista nera dei paesi che sostengono il terrorismo. Poco dopo il governo cubano ha annunciato la prossima scarcerazione di 553 detenuti. Leggi
Almeno cinque persone sono morte nei violenti incendi che infuriano da due giorni a Los Angeles e che ora minacciano il quartiere di Hollywood, i cui abitanti hanno ricevuto un ordine d’evacuazione. Leggi
Il 23 dicembre il presidente statunitense Joe Biden ha commutato trentasette condanne a morte, meno di un mese prima del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, grande sostenitore della pena capitale. Leggi
Il 19 dicembre la camera dei rappresentanti ha bocciato una nuova proposta di bilancio repubblicana per evitare lo shutdown, la paralisi delle attività federali, che in assenza di un accordo scatterà alla mezzanotte del 20 dicembre. Leggi
Il 16 dicembre una ragazza di 15 anni ha aperto il fuoco nella sua scuola a Madison, negli Stati Uniti, uccidendo due persone e ferendone sei, ha affermato la polizia locale. Leggi
Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato il 12 dicembre di aver concesso la grazia a 39 persone, considerate pienamente riabilitate, e di aver commutato le pene di altre 1.500. Leggi
Il 1 dicembre il presidente statunitense Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter, che era in attesa di conoscere l’entità della pena dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso illegale di arma da fuoco e frode fiscale. Leggi
Un accordo di cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah è entrato in vigore alle 4 del mattino del 27 novembre, dopo due mesi di guerra aperta in Libano preceduti da quasi un anno di scambi di fuoco al confine. Leggi
Il primo ministro Netanyahu ha annunciato di aver approvato la tregua con Hezbollah, sottolineando che lo stato ebraico manterrà “la piena libertà” di attaccare il gruppo sciita se violerà in qualsiasi modo l’accordo. Leggi
Il 21 novembre l’Ucraina ha accusato la Russia di aver lanciato per la prima volta contro il suo territorio un missile intercontinentale, anche se privo di testata nucleare, in un momento di tensioni crescenti tra Mosca e l’occidente. Leggi
Il 19 novembre la Russia ha accusato Kiev di aver lanciato, per la prima volta dall’inizio della guerra, sei missili statunitensi Atacms contro un sito militare nella regione russa di Brjansk, che confina con l’Ucraina. Leggi
La decisione del presidente Joe Biden di autorizzare Kiev a usare i missili statunitensi per colpire in profondità il territorio russo “getta benzina sul fuoco”, ha affermato il 18 novembre Dmitrij Peskov, il portavoce del Cremlino. Leggi
Il presidente eletto è convinto che nelle agenzie governative ci siano molti funzionari che puntano a sabotare il suo secondo mandato. Per questo vuole circondarsi di persone che siano fedeli a lui più che allo stato. Leggi
Con l’inaugurazione del megaporto di Chancay, in Perù, Xi Jinping mostra l’ambizione di Pechino di voler rafforzare e allargare la presenza cinese in tutta l’area, un tempo considerata il “cortile di casa” degli Stati Uniti. Leggi
La sera del 4 novembre i dipendenti della Boeing hanno accettato una nuova proposta di contratto e messo fine a uno sciopero che durava da più di sette settimane, costato all’azienda e ai suoi fornitori più di dieci miliardi di dollari. Leggi
Il 30 ottobre la procura georgiana ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla “presunta falsificazione” delle elezioni del 26 ottobre, e ha chiesto alla presidente filoeuropea Salomé Zourabichvili di chiarire le sue accuse. Leggi
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