Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato il 3 dicembre un ammorbidimento della normativa sui consumi e sulle emissioni delle automobili adottata dalla precedente amministrazione. Leggi
Il presidente statunitense Donald Trump ha denunciato un “atto di terrorismo” e annunciato una stretta sull’immigrazione dopo che un afgano ha ferito gravemente due soldati della guardia nazionale a Washington. Leggi
L’amministrazione Trump ha presentato il 20 novembre un piano che prevede trivellazioni per il petrolio e il gas su milioni di chilometri quadrati di acque costiere degli Stati Uniti. Leggi
Il 1 luglio gli Stati Uniti hanno annunciato di aver sospeso le forniture di alcune armi all’Ucraina, esprimendo preoccupazione per la riduzione delle proprie scorte, in un momento in cui la Russia sta intensificando la sua offensiva. Leggi
Il 1 luglio il senato ha approvato di stretta misura la legge di bilancio voluta da Donald Trump, del valore di migliaia di miliardi di dollari, che prevede tra le altre cose enormi sgravi fiscali e tagli consistenti alla sanità. Leggi
Il presidente statunitense Donald Trump ha ordinato il 4 giugno un’inchiesta sull’entourage del suo predecessore Joe Biden, che secondo lui ha “cospirato” per nasconderne il declino delle condizioni di salute. Leggi
Il 29 aprile lo storico oppositore cubano José Daniel Ferrer e un altro dissidente sono stati arrestati a Cuba dopo la revoca della liberazione condizionale che gli era stata concessa a gennaio. Leggi
Ancor più che nel suo primo mandato, il presidente statunitense ha deciso di sfidare apertamente le norme e le aspettative su ciò che un capo di stato può e deve fare Leggi
Il 20 gennaio, poche ore prima dell’insediamento di Donald Trump, il presidente uscente Joe Biden ha emesso provvedimenti di grazia preventiva per proteggere politici e funzionari da “procedimenti giudiziari ingiustificati”. Leggi
Nel suo discorso di congedo, il presidente uscente ha messo in guardia i cittadini sul futuro rischio per la democrazia statunitense, minacciata dallo strapotere politico, industriale e tecnologico dei magnati della Silicon Valley. Leggi
Il 15 gennaio, in un discorso d’addio dai toni cupi pronunciato nello Studio ovale della Casa Bianca, il presidente uscente Joe Biden ha espresso il timore che gli Stati Uniti finiscano nelle mani di un’oligarchia. Leggi
Il 14 gennaio gli Stati Uniti hanno rimosso Cuba dalla loro lista nera dei paesi che sostengono il terrorismo. Poco dopo il governo cubano ha annunciato la prossima scarcerazione di 553 detenuti. Leggi
Almeno cinque persone sono morte nei violenti incendi che infuriano da due giorni a Los Angeles e che ora minacciano il quartiere di Hollywood, i cui abitanti hanno ricevuto un ordine d’evacuazione. Leggi
Il 23 dicembre il presidente statunitense Joe Biden ha commutato trentasette condanne a morte, meno di un mese prima del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, grande sostenitore della pena capitale. Leggi
Il 19 dicembre la camera dei rappresentanti ha bocciato una nuova proposta di bilancio repubblicana per evitare lo shutdown, la paralisi delle attività federali, che in assenza di un accordo scatterà alla mezzanotte del 20 dicembre. Leggi
Il 16 dicembre una ragazza di 15 anni ha aperto il fuoco nella sua scuola a Madison, negli Stati Uniti, uccidendo due persone e ferendone sei, ha affermato la polizia locale. Leggi
Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato il 12 dicembre di aver concesso la grazia a 39 persone, considerate pienamente riabilitate, e di aver commutato le pene di altre 1.500. Leggi
Il 1 dicembre il presidente statunitense Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter, che era in attesa di conoscere l’entità della pena dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso illegale di arma da fuoco e frode fiscale. Leggi
Un accordo di cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah è entrato in vigore alle 4 del mattino del 27 novembre, dopo due mesi di guerra aperta in Libano preceduti da quasi un anno di scambi di fuoco al confine. Leggi
Il primo ministro Netanyahu ha annunciato di aver approvato la tregua con Hezbollah, sottolineando che lo stato ebraico manterrà “la piena libertà” di attaccare il gruppo sciita se violerà in qualsiasi modo l’accordo. Leggi
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