Il governo sudcoreano ha proposto di risarcire chi fu costretto ai lavori forzati durante il periodo coloniale. Ma Tokyo non vuole riconoscere le sue responsabilità storiche Leggi
L’operazione militare di Erdoğan contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan è in realtà un pretesto per riprendere il controllo sulla provincia di Mosul, persa da Ankara nel 1926. Leggi
Circa 63mila persone hanno perso o hanno lasciato il lavoro nel mese scorso. A maggio, gli occupati sono diminuiti dello 0,3 per cento rispetto al mese precedente, invertendo la tendenza di aprile, quando l’Istat aveva rilevato un aumento dello 0,6 per cento. È l’ultima rilevazione dell’istituto statistico, diffusa questa mattina.
Il numero di disoccupati rimane sostanzialmente invariato su base mensile. Il tasso di disoccupazione resta fermo al 12,4 per cento, dopo la crescita registrata a febbraio e a marzo e il calo del mese scorso. Nei dodici mesi, invece, il dato è più positivo: il numero di disoccupati è diminuito dell’1,8 per cento, cioè di 59mila persone.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta nell’ultimo mese dello 0,3 per cento, cioè di 36mila persone, dopo il calo dei quattro mesi precedenti. Su base annua gli inattivi diminuiscono di 135mila.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato in un editoriale sull’Huffington Post una revisione delle norme federali per alzare la soglia minima del pagamento degli straordinari per chi lavora più di 40 ore alla settimana. Questa riforma influirà sullo stipendio di 5 milioni di persone, andando a toccare praticamente ogni settore dell’economia statunitense.
In base alla proposta di Obama, il pagamento degli straordinari sarà esteso nel 2016, per andare a coprire chi guadagna fino a 50.440 dollari l’anno – ossia 970 dollari alla settimana – dai 23.660 attuali. “In questo paese chi lavora duro merita un salario giusto” ha scritto Obama, “come presidente la mia priorità è rafforzare la classe media. E per questo che credo nell’economia della classe media, ovvero l’idea che il nostro paese fa meglio quando tutti hanno giuste opportunità e quando tutti giocano secondo le stesse regole” ha proseguito il presidente. “Dobbiamo investire nel futuro dell’America. Dobbiamo impegnarci per un’economia che premia il duro lavoro’”.
Diversi giornali statunitensi confermano che il dipartimento del lavoro di Washington presenterà nelle prossime ore un testo di legge che impone ai datori di lavoro di pagare gli straordinari a chi lavora più di 40 ore alla settimana. Con questo innalzamento milioni di americani potrebbero qualificarsi per ricevere il pagamento degli straordinari. Il segretario del lavoro Thomas Perez ha convocato per oggi una conferenza stampa sull’argomento.
Perché un giornalista britannico scrive che l’Etiopia è l’unico stato africano mai colonizzato? Leggi
I quattro ragazzi di 16 o 17 anni presenti all’incontro vogliono diventare medici. Leggi
Sono in Svezia per tenere alcune conferenze sull’occupazione israeliana. Ecco alcune considerazioni sparse. Leggi
Ecco alcuni dei motivi per cui vorrei essere una venditrice di caldarroste in una tranquilla città europea. Leggi
“Gli israeliani si sono fatti una bella risata quando ci hanno dato l’Autorità Nazionale Palestinese”, ha detto un giovane di un villaggio vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Leggi
Dopo cinque giorni intensi a Varsavia, sono salita a bordo di un aereo. La donna seduta accanto a me, di circa 65 anni, mi ha accolta con un sorriso. Leggi
Il 2 settembre la corte suprema israeliana era affollata da un centinaio di persone, venute ad assistere alla battaglia giuridica tra il procuratore di stato e i rappresentanti di circa mille abitanti di otto villaggi palestinesi. Leggi
La mia vicina mi aveva vista mentre scattavo fotografie a due bambini che giocavano in strada a Ramallah puntando le loro pistole giocattolo contro un altro bambino bendato e ammanettato. Leggi
Da qualche tempo un gruppo di attivisti israeliani antioccupazione mi chiama per chiedermi di rivolgere alcune domande alle autorità militari. Leggi
Sono ancora nel nord di Israele, quasi in incognito. Con me ci sono cittadini israeliani, che nella migliore delle ipotesi vivono negando la realtà e nella peggiore sostengono le politiche israeliane. Leggi
Il 5 settembre ho consegnato questo articolo in ritardo per due motivi: un’udienza all’alta corte di Gerusalemme durata più del previsto e il traffico caotico di Ramallah. Leggi
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