Nei paesi in cui prendono il potere con la forza, i militari promettono di migliorare la vita dei cittadini. Ma gli effetti sono spesso contrari. Lo dimostrano i casi di Mali, Niger e Burkina Faso Leggi
Il colpo di stato suscita il timore di una possibile alleanza tra la Russia e il Niger, un paese chiave con cui l’occidente ha stretto accordi per la lotta contro il terrorismo e le politiche per fermare i flussi migratori. Leggi
Il 27 marzo il governo del Burkina Faso ha sospeso a tempo indeterminato le trasmissioni dell’emittente France 24 perché aveva mandato in onda un’intervista ad Abou... Leggi
Alla vigilia del suo viaggio in quattro paesi africani, il presidente francese ha illustrato il suo nuovo approccio al continente. Una rottura con il passato coloniale, ma che dovrà convincere l’opinione pubblica africana ed europea. Leggi
Nella capitale burkinabé sono comparse le bandiere russe durante le manifestazioni antifrancesi del 2 ottobre dopo il nuovo golpe. Se Parigi non rinnoverà la sua politica africana Mosca ne approfitterà sempre di più. Leggi
Il 19 maggio tre italiani sono stati rapiti in Mali: l’azione non è stata rivendicata ma i sequestratori avrebbero già “rivenduto” i loro prigionieri ai gruppi jihadisti. Un conflitto dimenticato che periodicamente riemerge in prima pagina. Leggi
Una lettura legata unicamente allo scontro tra grandi potenze non è sufficiente. Bisogna comprendere le radici storiche dei problemi e le dinamiche in atto nei paesi. Leggi
Tutti i grandi interventi militari occidentali degli ultimi vent’anni sono falliti, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Libia al Mali. Bisogna cambiare il paradigma dei rapporti con i paesi del Sahel, ascoltando le voci delle società civili. Leggi
“I rapporti diplomatici tra Mali e Francia sono entrati in una zona di turbolenze”, scrive il sito Sahel Tribune. Il 31 gennaio la giunta militare al potere a Bamako ha... Leggi
Terzo paese del Sahel a subire un colpo di stato militare in pochi mesi, era tornato da sette anni alla democrazia ma è stato travolto dagli attacchi jihadisti. Ora è sotto accusa la strategia antiterrorrismo francese nella regione. Leggi
Nove anni di intervento francese nel paese africano hanno prodotto un fallimento politico più che militare. È una lezione da imparare. Leggi
Dopo nove anni di presenza nella regione, Parigi si ritrova senza un orizzonte chiaro, né militare né politico, e senza una via d’uscita onorevole. Leggi
La fine della missione francese nel Sahel e la presenza dei mercenari russi nella regione rendono sempre più complicate le relazioni tra i due paesi. A essere in discussione c’è l’intera strategia antiterrorismo nel Sahel. Leggi
Degli attacchi jihadisti condotti nella regione del Sahel ci arrivano solo le immagini della propaganda di Al Qaeda e del gruppo Stato islamico (Is). Che possono però fornire dati sulle armi usate e i punti deboli dei miliziani. Il video. Leggi
Le operazioni francesi ed europee antiterrorismo nel Sahel esasperano la popolazione locale, principale vittima degli attacchi jihadisti. Per risolvere il problema bisogna andare oltre l’intervento militare. Leggi
Dieci anni fa la scomparsa del dittatore libico ha creato un vuoto di potere di cui molti hanno cercato di approfittare. A pagarne le conseguenze peggiori sono stati i migranti e gli abitanti dei paesi del Sahel. Leggi
L’operazione francese Barkhane confluirà nella forza di intervento europea incaricata di combattere i jihadisti nell’Africa occidentale. Macron ha voluto evitare di trovarsi in uno stallo come quello degli statunitensi in Afghanistan. Leggi
Il presidente francese si dice pronto a ritirare le truppe dalla regione se non ci sarà una transizione democratica e un isolamento delle fazioni jihadiste. Ma sulla missione africana è sempre più necessario fare chiarezza. Leggi
Aumenta l’instabilità politica nei paesi del Sahel impegnati nella lotta contro i jihadisti e affiancati da militari in gran parte francesi. La società civile chiede di cambiare approccio per difendere realmente le popolazioni. Leggi
Macron andrà ai funerali del presidente Déby e sosterrà suo figlio come nuovo capo dello stato. Dimostrando di avere a cuore più le questioni strategiche che il rispetto della democrazia in Africa. Leggi
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