Il 26 febbraio almeno 67 migranti sono morti a poche decine di metri dalle coste della Calabria. Da più parti si contestano la tempestività e l’adeguatezza dei soccorsi Leggi
Sono sempre più numerosi i migranti che partono dalla Turchia grazie a una rete criminale che si affida a marinai ucraini. Vengono trasportati su barche a vela e yacht che senza dare nell’occhio navigano verso la costa ionica. Leggi
Nel mare Adriatico il traffico di merci è sempre più intenso e il rumore delle navi interrompe la comunicazione di pesci e mammiferi. Un progetto cerca di individuare le aree più colpite con lo scopo di salvaguardarle. Il video. Leggi
Un vertice europeo è stato convocato per trovare una posizione comune sull’insistenza di Ankara a cercare gas sottomarino in aree fuori dei suoi confini. Sapendo che la Turchia è pronta a usare i migranti per ricattare l’Ue. Leggi
Ma le persone continuano a partire dalla Libia e a morire lungo la rotta più pericolosa del mondo, mentre i governi europei violano il diritto internazionale. Leggi
Dal 1 giugno sulla rotta del Mediterraneo muore una persona su dieci. Nonostante il blocco delle navi delle ong, le partenze dalla Libia non si sono fermate e invece aumentano i morti. Leggi
Europa e Italia cercano di delegare alla Libia la soluzione al problema degli sbarchi. Ma nel paese la situazione umanitaria dei migranti è spaventosa. Leggi
L’agenzia europea Frontex ha accusato le ong che operano nel Mediterraneo di collaborare con i trafficanti. Le operazioni di ricerca e soccorso nei pressi delle coste libiche agirebbero da pull factor, ossia da fattore di attrazione che incoraggerebbe i migranti a intraprendere la traversata. Le ong hanno respinto le accuse. Il video di Valeria Brigida e Mario Poeta. Leggi
È la Grecia. È il luogo che ti accoglie. È il terreno che potrebbe essere sotto i tuoi piedi. È il mare che ti affoga. È l’Europa. È il cielo che sembra lo stesso per tutti ma che tale non è. È il mondo. Leggi
“Non ci vuole molto a naufragare con queste barche. La mortalità sulle imbarcazioni nel Mediterraneo centrale è la più alta del mondo. È la rotta più pericolosa per migranti e rifugiati”, dice Christopher Catrambone, il fondatore del Moas, la missione di salvataggio privato che lavora in quel tratto di mare. Il video del New York Times. Leggi
Si fatica a pensare che, appena un decennio fa, l’area del Mediterraneo, sia in Europa sia in Africa, era la più grande storia di successo dell’Unione europea. La guerra nell’ex Jugoslavia era finita, il turismo era fiorente in Nordafrica e paesi come la Spagna stavano conoscendo la crescita economica più dinamica dell’eurozona. Leggi
Oggi sono stati soccorsi 2.322 migranti nel Mediterraneo dalla guardia costiera italiana, dalla marina militare e dai mezzi di Frontex impegnati nelle missioni di ricerca e soccorso al largo della Libia. Leggi
Il drone è decollato alle sette del mattino. È partito e si è perso all’orizzonte. Siamo a circa 40 miglia dalla costa libica; sul radar in cabina di comando si vede la città di Zuwarah. Leggi
Le forze di sicurezza libiche hanno fermato 86 migranti che si preparavano a partire verso l’Europa. Migliaia di persone affrontano questo viaggio ogni settimana e in centinaia si fermano a Roma e a Milano prima di proseguire verso il Nordeuropa. Leggi
È complicato in questi giorni fare un dibattito con gli studenti sui migranti. Anche perché le voci politiche si sono modulate su un’isterica ricerca delle cause, su una caccia ai colpevoli che impedisce di ragionare seriamente sui fenomeni e sui numeri. Leggi
Almeno 3.419 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo da gennaio 2014, la traversata è diventa così la “strada più mortale del mondo”. Lo ha annunciato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dell’Unhcr, sono più di 207mila i migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo, una cifra quasi tre volte superiore al record precedente del 2011, quando 70mila migranti erano scappati dal loro paese durante la primavera araba.
Con i conflitti in Libia, in Ucraina e nel sudest della Siria, l’Europa è attualmente la meta di un grande numero di migranti che arrivano via mare.
Quasi l’80 per cento delle partenze avvengono dalla costa libica e raggiungono l’Italia o Malta. La maggior parte dei migranti arrivati in Italia quest’anno viene dalla Siria (60.051), visto che il paese è attraversato da una guerra da oltre tre anni e mezzo e dall’Eritrea (34.561) da dove fuggono dalla repressione politica, dal servizio militare a vita e dai lavori forzati non retribuiti. Afp
Con “Only in New York” di Ghazi Albuliwi, commedia su un improbabile amore israelo-palestinese, si è aperto ieri il Festival del cinema mediterraneo di Bruxelles. Leggi
Il Museo di arte contemporanea di Villa Croce, a Genova, propone per la prima volta in Italia la mostra Desertmed. Le isole deserte del Mediterraneo, una raccolta del lavoro di ricerca fatto in questi anni dal collettivo Desertmed. Leggi
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