I residenti avevano denunciato più volte che l’azienda appaltatrice dei lavori di ristrutturazione degli immobili non stava rispettando le norme sulla sicurezza. Leggi
Il regista iraniano Jafar Panahi, vincitore dell’ultima Palma d’oro al festival di Cannes, è stato condannato in contumacia a un anno di prigione per “propaganda contro lo stato”, ha dichiarato il 1 dicembre all’Afp il suo avvocato. Leggi
Il Gambia ha annunciato il 23 novembre di aver accolto “per ragioni umanitarie” e per “garantire la sua sicurezza” l’oppositore camerunese Issa Tchiroma Bakary, che rivendica la vittoria nelle elezioni presidenziali del 12 ottobre in Camerun. Leggi
In Tanzania i giovani che alla fine di ottobre sono scesi in piazza per protestare contro la presidente hanno dovuto fare i conti con una violenza brutale Leggi
Il 17 novembre l’ex premier in esilio Sheikh Hasina, 78 anni, è stata condannata a morte per aver ordinato la repressione delle manifestazioni antigovernative che avevano portato alla sua caduta nell’estate 2024. Leggi
Il 12 novembre il Mäjılıs, la camera bassa del parlamento kazako, ha approvato alcuni emendamenti che vietano la promozione degli “orientamenti sessuali non tradizionali” nello spazio pubblico e nei mezzi d’informazione. Leggi
Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, è stato incriminato con 142 capi d’accusa e rischia una condanna fino a 2.430 anni di reclusione. Leggi
I cubani scappano dalla repressione e dalla crisi economica. Ma negli Stati Uniti trovano una comunità che appoggia le politiche di Trump Leggi
Il 29 ottobre vari episodi di violenza sono stati segnalati durante una manifestazione antigovernativa a Dar es Salaam nel giorno delle elezioni presidenziali e legislative, da cui l’opposizione è stata esclusa. Leggi
Il 30 settembre l’Afghanistan ha vissuto il secondo giorno consecutivo senza internet e telefonia mobile, dopo che il regime dei taliban ha interrotto la rete in fibra ottica. Leggi
Il 17 settembre Julija Navalnaja, vedova dell’oppositore russo Aleksej Navalnyj, morto in prigione in Russia il 16 febbraio 2024, ha affermato che suo marito è stato “avvelenato”, citando analisi effettuate in laboratori occidentali. Leggi
Il 14 settembre Sushila Karki, la nuova premier ad interim del Nepal, si è impegnata a restare alla guida del paese “per non più di sei mesi” e a rispondere alle richieste dei giovani manifestanti che chiedono “la fine della corruzione”. Leggi
Il 4 settembre l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha denunciato la sospensione a tempo indeterminato delle elezioni in Mali e l’intensificarsi della repressione della società civile. Leggi
L’11 luglio l’assemblea nazionale della Cambogia ha approvato all’unanimità un emendamento costituzionale che permetterà di revocare la cittadinanza alle persone condannate per “tradimento della nazione”. Leggi
Il parlamento iraniano ha proposto pene più severe per chi è accusato di spionaggio in favore di Israele e altri paesi Leggi
La Lega dei socialdemocratici (Lsd), uno degli ultimi partiti d’opposizione ancora attivi a Hong Kong dopo cinque anni di repressione, ha annunciato il 27 giugno il suo scioglimento. Leggi
Tra le organizzazioni internazionali c’è un consenso unanime sul fatto che Israele sta commettendo crimini di guerra a Gaza. Nel novembre 2024 una commissione speciale… Leggi
Il 19 giugno la polizia ungherese ha vietato il Pride del 28 giugno a Budapest, invocando una recente legge anti-lgbt+ promossa dal governo sovranista di Viktor Orbán, ma il sindaco di Budapest ha reagito confermando l’evento. Leggi
Il 17 giugno le tensioni sono aumentate in Kenya dopo che nove persone sono rimaste ferite negli scontri a Nairobi tra forze di sicurezza e manifestanti che protestavano contro le violenze della polizia. Leggi
Il 16 giugno un medico siriano accusato di aver torturato oppositori del regime di Bashar al Assad è stato condannato all’ergastolo a Francoforte, in Germania, al termine di un processo durato più di tre anni. Leggi
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