La rimozione delle bandiere palestinesi da parte di polizia ed esercito è sistematica in Israele. Non si tratta di una semplice imposizione di autorità, l’obiettivo è la cancellazione dell’identità palestinese. Leggi
La settimana scorsa alcuni uomini con il volto coperto si sono fatti vedere in pubblico a Gaza. Volevano dimostrare di avere il controllo della situazione, ma il messaggio è stato interpretato in maniera opposta, come un segno di paura. Leggi
C’è un furgoncino con dei grandi altoparlanti che gira per le strade di Ramallah. Trasmette delle canzoni nazionaliste, cercando di rompere l’atmosfera laboriosa che si respira in città e di risvegliare lo spirito ribelle dei suoi abitanti. Leggi
Una scena spiega tutto: i partecipanti alla “conferenza di pace” organizzata da Ha’aretz a Tel Aviv costretti a lasciare la sala in fretta e furia. Era stato appena annunciato il possibile arrivo di un razzo da Gaza. Leggi
Nella nostra realtà distorta un medico araboisraeliano che si prende cura di un soldato ferito è un raggio di luce. Leggi
Me ne stavo in piedi davanti a un cratere scavato dai bulldozer, bevendo un po’ di tahina, una crema di sesamo, dopo aver partecipato a un incontro sull’arresto dei bambini palestinesi organizzato da un gruppo antioccupazione. Leggi
Tirare i sassi è un diritto per nascita e un dovere di chiunque sia sottoposto a una dominazione straniera. Leggi
Stavo intervistando un funzionario pubblico palestinese quando un uomo è entrato nel suo ufficio per fargli firmare un documento. “Non posso”, ha spiegato il funzionario, “sono in sciopero”. Leggi
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