Per il tribunale di Roma è illegale rimandare i migranti in Slovenia, dopo che sono entrati in Italia, sulla base di un accordo bilaterale del 1996. Leggi
Bloccate alla frontiera tra Bosnia e Croazia, tremila persone vivono in ripari di fortuna. Centinaia sono rimaste nel campo di Lipa, distrutto da un incendio a fine dicembre, nonostante le temperature siano scese sotto lo zero. Leggi
Tra l’11 e il 19 luglio del 1995 le forze serbe di Bosnia trucidarono ottomila uomini e ragazzi musulmani. Un atto di genocidio che le Nazioni Unite e le potenze mondiali non vollero evitare. Leggi
Negli ultimi due anni a Bihać il transito di quarantamila profughi in cammino sulla rotta balcanica ha suscitato sentimenti contrastanti. Ora la situazione nel campo profughi di Vučjak rischia di degenerare. Leggi
La polizia spesso ignora le denunce di abusi in famiglia, ma l’aumento della presenza femminile nelle forze dell’ordine sta cambiando le cose. Leggi
Dal 2016 circola la notizia falsa dell’assoluzione del leader serbo al Tribunale dell’Aja. Una manipolazione della storia che ha effetti anche sul presente. Leggi
Il capo militare dei serbi di Bosnia è stato condannato all’ergastolo, più di vent’anni dopo il genocidio di Srebrenica. Ma se il Tribunale dell’Aja ha fatto un buon lavoro, la comunità internazionale sta di nuovo abbandonando il paese. Leggi
“Quando si distrugge la pace, si distrugge tutta la società. Poi ci vogliono anni per ricostruirla”. L’attivista bosniaco Kemal Pervanic spiega perché il processo di riconciliazione nei paesi dell’ex Jugoslavia durerà ancora decenni e paragona la retorica razzista e nazionalista usata oggi in occidente a quella usata nei Balcani negli anni novanta. Il video della Thomson Reuters Foundation. Leggi
Il 5 dicembre è cominciata la requisitoria finale del processo al generale serbobosniaco Ratko Mladić davanti al Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia. È accusato di genocidio e crimini contro l’umanità, commessi durante la guerra in Bosnia Erzegovina. La pulizia etnica non fu “la conseguenza della guerra ma il suo obiettivo”, ha detto il procuratore Alain Tieger. Mladić rischia una condanna all’ergastolo. Leggi
Per i combattenti jihadisti il califfato è un ideale universale. Ma, in realtà, è un progetto profondamente influenzato dai contesti nazionali. Interviste con quattro miliziani in Siria, Tunisia, Iraq e Bosnia. Leggi
Vent’anni fa, tra il 1 e il 21 novembre 1995 nella base dell’aviazione militare di Wright-Patterson a Dayton, in Ohio, si sono svolte le trattative che hanno portato all’accordo di pace per la Bosnia Erzegovina, in guerra dall’aprile del 1992. Il documento è stato poi firmato a Parigi il 14 dicembre 1995. Leggi
Nikolina è di Mostar, in Bosnia Erzegovina. Nel 1992 ha dodici anni e chiede a un compagno di classe di mettersi con lui. Il giorno dopo comincia la guerra. I due si ritrovano solo dopo vent’anni. Il video del New York Times. Leggi
Chiedere scusa è difficile, ma ancor più difficile è chiedere scusa per un genocidio. La parola si blocca in gola a chi dovrebbe pronunciarla, come hanno dimostrato i turchi negli ultimi cento anni a proposito degli armeni dell’Anatolia orientale. Anche i serbi hanno appena dimostrato la stessa incapacità per quanto riguarda i musulmani bosniaci massacrati a Srebrenica. Leggi
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