Approfittando dei cambiamenti dovuti alla pandemia di covid-19, la sindaca ha ampliato la rete di piste ciclabili e pedonalizzato parte della centralissima rue de Rivoli.... Leggi
A Bruxelles c’è un nuovo museo che usando la realtà virtuale e schermi touch screen spiega come funzionano le istituzioni comunitarie Leggi
Interrogatori, perquisizioni, arresti: in Belgio lo stato dà la caccia alle coppie in cui uno dei due partner non ha un titolo di soggiorno, agitando lo spauracchio delle unioni di comodo. Nel 2015 è nata una rete che denuncia questo clima di persecuzione. Leggi
La guerra in Siria, la crisi dei migranti, il terremoto nell’Italia centrale, il voto sulla Brexit, il tentato colpo di stato in Turchia, la vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi, gli attentati a Bruxelles e a Nizza, la crisi economica del Venezuela, la morte di David Bowie, Muhammad Ali e Fidel Castro. Tutto il 2016 in un video dell’Afp. Leggi
La capitale belga vive in un clima di tensione dopo gli attacchi terroristici del 22 marzo. E nel quartiere di Molenbeek, da dove venivano molti dei responsabili degli attentati di Parigi e di Bruxelles, i residenti si rifiutano di essere considerati complici dei terroristi, si sentono criminalizzati e poco ascoltati dalle autorità e dai mezzi d’informazione. Il reportage del Guardian. Leggi
La polizia belga ha diffuso un nuovo filmato che mostra il terzo terrorista che ha colpito l’aeroporto di Zaventem a Bruxelles il 22 marzo. Il video, registrato dalle telecamere di sicurezza verso le 9.50, mostra l’uomo, che indossa un cappello, mentre si allontana dall’aeroporto. Le forze dell’ordine hanno chiesto a chiunque avvisti il sospettato di segnalarlo alle autorità.
Al momento sono due i terroristi di Bruxelles in fuga: oltre all’uomo dell’aeroporto, c’è il secondo attentatore alla stazione della metro. Tre attentatori invece si sono fatti esplodere: si tratta di Khalid e Ibrahim el Bakraoui e di Najim Laachraoui, considerato anche l’artificiere degli attentati di Parigi.
Gli attacchi nella capitale belga, rivendicati dal gruppo Stato islamico, hanno causato 32 morti.
Ha cercato di infiltrarsi nei campi profughi, ha provato a reclutare dei jihadisti e si è autodefinito giornalista indipendente: l’uomo inizialmente sospettato di essere il terzo uomo di Zaventem è stato liberato perché aveva un alibi e non c’erano prove sufficienti per dimostrare la sua presenza all’aeroporto. La vicenda fa emergere nuove importanti lacune tra le forze di sicurezza. Leggi
Fayçal Cheffou, arrestato venerdì dalla polizia belga con l’accusa di essere il terzo attentatore dell’aeroporto Zaventem di Bruxelles, è stato rilasciato per insufficienza di prove. Gli ultimi aggiornamenti sulle indagini. Leggi
Il Belgio sarà anche un paese noioso, ma sembra eccessivo dire che sta vivendo il suo momento più buio dalla fine della seconda guerra mondiale. Se la cosa peggiore che gli è successa negli ultimi settant’anni è un attentato che ha provocato 31 vittime, allora può ritenersi molto fortunato. Leggi
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